Anche i musei si aprono alla nuova applicazione che sta coinvolgendo milioni di persone in tutto il mondo. Da un po' di giorni anche In Italia tanti spazi pubblici sono invasi virtualmente da alcuni animaletti colorati visualizzabili qua e là grazie all'applicazione PokémonGo.
Tante sono le discussioni sull'uso di questa applicazione, per l'uso costante e la facilità di distrarsi camminando per strade, piazze e parchi pubblici alla ricerca dei pokémon, capitando in situazioni pericolose e di facili incidenti.
Alcuni musei hanno vietato l'uso dell'applicazione in quanto troppo distraente ma anche pericolosa per la sicurezza delle opere esposte. Così hanno deciso ad Auschwitz e al Museo dell'Olocausto di Washington anche e, soprattutto, per rispetto delle vittime che questi luoghi ricordano.
In Italia il museo di Palazzo Madama a Torino ha deciso di aprire le sue porte ai Pokémon. Pare che il museo ospiti diversi pokéstops e i pokémon si nascondano sui quattro piani del museo. Il museo invita i propri visitatori a giocare nel museo e a raccontare la propria esperienza su i canali social.
È questa una nuova modalità di visita dei musei? Una maggiore attenzione al pubblico più giovane? Un uso innovativo dei videogame e della tecnologia in un contesto museale? Il dibattito è aperto.
Sulla sua Pagina Facebook il museo rinnova il suo interesse alle più nuove tecnologie e dichiara che "siamo un museo d'arte antica, ma da sempre ci interessiamo alla tecnologia e alle novità. PokémonGo è una cosa nuova: come museo, vogliamo andare incontro ai nostri visitatori, quali che siano le loro passioni, cercando di comprendere e spiegare il fenomeno".
Palazzo Madama offre alcuni consigli per la visita che riportiamo qui di seguito:
- In museo è presente una rete wi-fi aperta. Connetti il tuo dispositivo alla rete Free Madama Wifi per non consumare il tuo credito telefonico.
- Il gioco consuma molta batteria. Non abbiamo punti di ricarica in museo, ma provvederemo a breve.
- In museo ci sono tanti visitatori con gusti diversi. Per favore non disturbare gli altri mentre esegui la tua missione.
- In museo ci sono tante scale e pedane. Attento a non inciampare, soprattutto sulle opere d’arte :)
- Se vuoi rilassarti dopo la ricerca, ti consigliamo la sala Relax al primo piano, e se vuoi anche fare uno spuntino, al primo piano ti aspetta anche la Caffetteria.
- Per una visione mozzafiato della città e per individuare le palestre e i Pokéstop, il punto di osservazione migliore è la Torre Panoramica: prendi l’ascensore e sali fino al piano 3.
- Vale la pena anche esplorare il piano -1: oltre a visitare il giardino, credo troverai qualcos’altro di tuo interesse…
- Adesso che conosci il museo sai che oltre ai Pokémon nasconde altre sorprese: torna a trovarci quando vuoi!
Anche a Firenze presso gli Uffizi e Palazzo Pitti è possibile catturare gli animaletti colorati. Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi ha scherzato dichiarando che "stavolta volta siamo infestati dai Pokemon e non dalle zecche. Un'infestazione puramente virtuale. Meno male..." (Ansa).
Cosa ne pensate? Avete scaricato l'applicazione ed iniziato a catturare i Pokémon? Pensate sia un'idea nuova per la fruzione dei musei?
Fonte: Palazzo Madama Torino