I-Muse è il prodotto della collaborazione tra Università e Politecnico di Torino, in parternariato con la società Synesthesia e con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito della prima edizione del bando Intelligenza Artificiale.
La sperimentazione parte da Torino e coinvolge otto realtà museali cittadine: Reggia di Venaria Reale, Museo Egizio, Palazzo Madama, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e MAO - Museo d’Arte Orientale, Museo Nazionale del Cinema, Museo Nazionale dell’Automobile e Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli. Insieme a loro, partner del progetto sono Associazione Abbonamento Musei, Osservatorio Culturale del Piemonte e Big Data Analysis Lab del Comune di Torino.
L’applicazione è disponibile per iOS e Android. Gli utenti potranno migliorare e amplificare la loro esperienza di visita, con percorsi personalizzati, approfondimenti suggeriti sulla base delle loro preferenze e la possibilità di scoprire sia le opere esposte sia quelli custodite nei depositi di magazzini e archivi. Ma non solo. L’app fornisce suggerimenti di visita in altri musei, creando connessioni trasversali e percorsi di visita sugli interessi dell’utente. Sarà possibile allargare gli orizzonti di visita, superando l’idea di musei separati e mettendo le collezioni in dialogo, senza tendere per questo all'universale, al generico e al globale. E il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico ha progettato a questo proposito venti musei virtuali su temi trasversali all'attualità, come per esempio il cambiamento climatico, il cibo, il movimento, il tempo, ospitando opere da tutti gli otto musei coinvolti in uno spazio virtuale appunto comune.
Il funzionamento di I-Muse è semplice. Una volta scaricata l’app si potranno impostare i temi di interesse a cui si aggiungeranno mano a mano le opere in mostra. Per inserirle nel proprio database basterà inquadrare il Qrcode posto di fianco all’opera. Tutto questo permetterà ad I-Muse di conoscere meglio l’utente e dunque di proporre suggerimenti in linea con il profilo.
Tra le molte funzionalità di I-Muse anche il gaming sviluppato dalla società Garycom, con una sezione apposita dell’app che permette di giocare con le collezioni. Per i musei c'è il vantaggio non solo di offrire una migliore esperienza di visita, ma anche di acquisire dati sulle preferenze degli utenti, permettendo così di migliorare i percorsi, ottimizzare gli ingressi anche attraverso ticketing dedicati e più in generale conoscere meglio inclinazioni ed esigenze del proprio pubblico.
Nadia Campaniello raccoglie la voce del team di ricercatori e dichiara “L’app I-Muse fa parte di un progetto più ampio, che utilizza un approccio matematico-statistico per studiare il mondo della cultura. L’obiettivo è quello di aumentare in futuro il numero di musei che ne fanno parte, per ampliare l’offerta dei percorsi tra musei diversi”.
“Con il bando Intelligenza Artificiale, la cui prima edizione è stata lanciata nel dicembre del 2020 dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e la seconda, con dimensione nazionale, nel 2021 con Fondazione CDP, la Compagnia di San Paolo conferma il proprio sostegno a progetti di ricerca innovativi, finalizzati all’avanzamento della conoscenza scientifica nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale e con una ricaduta concreta sul territorio in termini economici e sociali“– ha infine dichiarato Francesco Profumo, Presidente della Fondazione torinese.
Per scaricare l’app download.aimuseum.art