Dal 1859 il Castello del Valentino, palazzo sabaudo del XVI secolo, è sede del Politecnico di Torino. Questa destinazione didattica ha fatto sì che il Castello rappresenti un unicum tra le Residenze Sabaude: bene culturale di primaria importanza storico-artistica da una parte (riconosciuto come patrimonio Mondiale dell’UNESCO), ma anche luogo di formazione, di creazione di cultura e sapere contemporaneo, vivo e vitale dall’altra.
Grazie a un progetto che mette a sistema tutte le proprie competenze tecniche, storiche e architettoniche, il Politecnico di Torino prova oggi a dare una risposta al “dovere” – che l’Ateneo reputa di primaria importanza per favorire la promozione culturale del Territorio - di restituire alla fruizione collettiva un bene culturale che ha tutte queste valenze, grazie all’uso delle nuove tecnologie e alla messa a disposizione degli esperti dell’Ateneo.
Aprire le porte del Castello del Valentino per renderlo accessibile non solo agli studiosi ma anche ai cittadini è stata infatti la prima azione posta in essere dalla Commissione per la valorizzazione dei beni archivistici e museali - coordinata dal Prorettore, Laura Montanaro - che ha avviato un vasto e sistematico programma di ricognizione e valorizzazione del proprio patrimonio.
Oggi è disponibile un sito web in italiano e inglese, interamente dedicato alla sede del Castello del Valentino (http://castellodelvalentino.polito.it/), particolarmente curato dal punto di vista delle immagini, che offre al visitatore una ricca e ampia descrizione delle vicende storiche del Castello con la possibilità di una visita virtuale per far apprezzare le sale auliche del Castello in ogni loro dettaglio, anche a un pubblico di non addetti ai lavori.
Ma c’è di più. Il Castello apre fisicamente le sue porte: a partire dal 20 giugno, due sabati al mese, tutti coloro che lo desiderano potranno partecipare a lezioni itineranti, con taglio assolutamente divulgativo, nel corso delle quali ricercatori dell’Ateneo, grandi conoscitori del Castello, metteranno a disposizione la propria esperienza per accompagnare i cittadini e i turisti in percorsi culturali che faranno apprezzare ancora di più questa splendida residenza sabauda. Le “classi” saranno di 15/25 partecipanti e si potrà procedere alla prenotazione obbligatoria dal sito (http://castellodelvalentino.polito.it/?page_id=935). Percorsi e modalità ad hoc sono previste per le scuole medie e superiori; inoltre, a breve saranno indicate sul sito anche le modalità di prenotazione per le lezioni guidate ai bambini della scuola primaria.
“La condivisione della conoscenza è per il Politecnico di Torino non solo un obiettivo strategico definito sui temi della ricerca e del trasferimento tecnologico ma, intesa in senso ampio, è la modalità con cui fare sistema con il Territorio per contribuire a rendere sempre di più Torino Città metropolitana della cultura, oltre che Città universitaria. Poiché la sede del Castello del Valentino è una realtà che nel prossimo futuro sarà per l’Ateneo il fulcro intorno al quale far nascere la Cittadella dell’Architettura grazie al progetto di espansione sull’Asse del Po, il sito è stato pensato per offrire anche informazioni sulle attività di ricerca e di formazione in essere, per attirare sul nostro Territorio studenti e studiosi che potrebbero essere invogliati a scegliere Torino come luogo in cui studiare l’Architettura”, ha commentato Marco Gilli, Rettore del Politecnico di Torino.
Laura Montanaro – Prorettore del Politecnico di Torino e coordinatrice del progetto ha aggiunto: “Il sito e in generale il progetto di valorizzazione del Castello del Valentino e del patrimonio archivistico è stato interamente realizzato in modo volontaristico con grande professionalità, passione, competenza e in tempi molto rapidi dal nostro personale docente, ricercatore, tecnico, amministrativo e bibliotecario. È stato un lavoro corale per valorizzare un patrimonio che merita di essere conosciuto e apprezzato da tutti. Il Castello del Valentino non è un museo ma un luogo vivo dove ancora si fa ricerca e si studia l’architettura a tutto tondo. L’idea delle lezioni itineranti è proprio frutto del desiderio di condividere con quanti amano l’architettura un percorso culturale con taglio divulgativo che possa raccontare e far apprezzare il Castello in ogni suo dettaglio secondo le modalità e lo stile della nostra Scuola di Architettura”.
Fonte: Politecnico di Torino