Lo Sposalizio della Vergine di Perugino e quello di Raffaello a confronto nel colore digitale

Lo Sposalizio della Vergine di Perugino e quello di Raffaello a confronto nel colore digitale

Fig. 1- Sacerdote, dettaglio © Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di Musée des Beaux-Arts© Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di   Ministero della cultura - Pinacoteca di Brera

Tra divergenze e somiglianze, due capolavori della Storia dell’Arte con lo stesso soggetto, Lo Sposalizio della Vergine, realizzati uno dopo l'altro dal Perugino e dal giovane Raffaello Sanzio, dialogano ora visibilmente in altissima definizione.

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Fig. 2 - Perugino e Raffaello, Sposalizio delle Vergine © Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di Musée des Beaux-Arts © Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di Ministero della cultura - Pinacoteca di Brera

Le due opere furono collocate per la prima volta l’una accanto all’altra nel 2016 in occasione della mostra: Primo dialogo, Raffaello e Perugino attorno a due Sposalizi della Vergine e allora fu la tela del Perugino a viaggiare dal Musée des Beaux-Arts di Caen alla Pinacoteca di Brera, dove le due tavole sono collocate rispettivamente, per un faccia a faccia entusiasmante.

Oggi l’incontro dal vivo delle due opere rifiorisce grazie alla digitalizzazione e alla creazione di un visore comparativo a cura di Haltadefinizione, Tech company della casa editrice Franco Cosimo Panini. L’iniziativa si inserisce nelle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Perugino e rappresenta una fruizione senza precedenti dei due capolavori nella miriade di sfumature cromatiche a confronto dalla visualizzazione. Le due opere d’arte sono il manifesto creativo dei due pittori del Rinascimento: immagini anche autobiografiche delle loro inclinazioni, delle loro scuole di formazione e della loro cultura ed osservarle e studiarne le tavole in digitale così da vicino può suscitare forti sensazioni e nuove emozioni.

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Fig. 3 - Volti e copricapi, dettaglio © Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di Musée des Beaux-Arts © Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di Ministero della cultura - Pinacoteca di Brera

Raffaello firmò lo Sposalizio della Vergine, poco più che ventenne, nel 1504, quando era ancora a Città di Castello - incaricato dalla famiglia Albizzi per la Cappella di San Giuseppe nella chiesa di San Francesco - il centro umbro dove lavorò prima di trasferirsi in Toscana e successivamente a Roma. Perugino aveva dipinto il medesimo soggetto pressappoco negli stessi anni 1503-1504, o poco prima, per la cappella del Santo Anello nel Duomo di Perugia, commissione che inizialmente era stata destinata al Pinturicchio. Il giovane Raffaello aveva sicuramente visto nascere giorno per giorno lo Sposalizio di Perugino, tanto da introiettarlo alla perfezione e nel contempo trasformarlo e animarlo di misura, volume e armonia. Le principali somiglianze tra le due opere consistono nella tecnica dell'olio su tavola che, anche se quella di Perugino è molto più grande, è sempre disposta verticalmente nei due dipinti; nel tempietto architettonico sullo sfondo della scena ed infine nell'iconografia con la figura centrale dell'officiante, secondo l’episodio narrato nei Vangeli Apocrifi. Ma è proprio dalla loro comparazione macrofotografica ad emergere con prepotenza la loro più profonda diversità. Come in un carillon dal meccanismo perfetto, la tavola del Perugino è la manovella, quella di Raffaello è la giostra rotante e armoniosa; l'una è il palcoscenico con gli scenari, l'altra la chiave melodrammatica dell'animato racconto.

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Fig. 4 -Ragazzo che spezza la verga, dettaglio © Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di Musée des Beaux-Arts © Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di Ministero della cultura - Pinacoteca di Brera

Raffaello inventa una forma ideale nuova rappresentata dall'architettura del tempio con sedici lati sfaccettati e non è più un fondale scenico, ma è il dispositivo intorno a cui tutta l’opera gira, mentre la luce risente della lezione di Piero della Francesca e le figure abbandonano ogni rigidità per presentarsi in posizioni più naturali, sentimentali e dinamiche.

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Fig. 5-Tempio, dettaglio © Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di Musée des Beaux-Arts © Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di Ministero della cultura - Pinacoteca di Brera 
E’ nel 2020 che Haltadefinizione è tornata per una seconda acquisizione dello Sposalizio della Vergine alla Pinacoteca di Brera con tecnologia Gigapixel e 3D e agli inizi del 2023 a Caen per digitalizzare in Gigapixel lo Sposalizio di Perugino, prima dell’atteso ritorno in Italia per la mostra celebrativa dedicata al Cinquecentenario dalla scomparsa del Maestro perugino promossa dalla Galleria Nazionale dell'Umbria.

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Fig. 6 - Campagna di digitalizzazione in gigapixel e 3D dello Sposalizio della Vergine di Raffaello presso la Pinacoteca di Brera – Milano

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Fig. 7 - Campagna di digitalizzazione in altissima definizione dello Sposalizio della Vergine di Perugino presso il Musée des Beaux-Arts – Caen

Partendo dai due punti di vista prospettici presenti nelle due tavole, più basso in Perugino con una visione corrispondente all’altezza degli occhi dei personaggi e più alto in Raffaello, dando all’osservatore una visione dall’alto della scena, si aggiunge un orizzonte digitale che dà la possibilità di scorrere, di indagare e di comprendere le minuzie più recondite dei due capolavori. Milena Glicenstein, Vicedirettore del Musée des Beaux-Arts de Caen, ha commentato: "Siamo lieti che la nostra collaborazione con Haltadefinizione continui con questo bel confronto tra i due capolavori. L'opera del Perugino sarà nuovamente protagonista nel 2025 come opera di apertura di una grande mostra dedicata all'orizzonte nell'arte."

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