Modigliani e la figura celata

Modigliani e la figura celata
FIG. 1 - Ritratto di ragazza, 1917, The Trustees of the Tate Gallery (Tate Modern), Londra Bequeted by C. Frank Stoop, 1933.

Tralasciamo il gossip che aleggia in questi giorni intorno al celebre quadro Ritratto di Ragazza, dipinto da Amedeo Modigliani nel 1917 (Tate Gallery Londra) che vede al di sotto della superficie pittorica una figura identificata con la scrittrice e giornalista sudafricana Beatrice Hastings, ex fidanzata di Modigliani - la cui immagine il pittore avrebbe coperto.

E’ interessante soffermarsi su come la tecnologia e l’avanzamento di ricerca comportato aiutino ancor di più ad entrare negli strati profondi di una superfice pittorica: ripensamenti, immagini composite, prime stesure.

L’artista era solito dedicare tempo alla preparazione delle tele - al contrario della velocità che gli è stata attribuita per molti anni - e soprattutto quelle spesse di materia nell’impasto cromatico rivelano cancellature e pentimenti. I colori utilizzati, tra i quali blu di Prussia, rosso vermiglione, bianco di zinco, giallo di cadmio, ocra gialla, erano diluiti con olio di lino.

La figura nascosta è stata portata alla luce grazie alle ricerche del fisico e del neuroscienziato, Anthony Bourached e George Cann, a partire da un radiografia, attraverso l’intelligenza artificiale e un algoritmo ricostruttivo che, collegato a una stampante 3d – che ha steso, per sovrapposizione, i colori - ha proposto il materiale iconico in una simulazione formalmente materica, ma non per questo meno virtuale.

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FIG. 2 - Radiografia del Ritratto di Ragazza, 1917, Tate Gallery Londra. Courtesy Oxia Palus.

 

A scoprire per prima l’opera “fantasma” era stata nel 2018 la Tate di Londra. L’istituzione inglese, proprietaria del dipinto, aveva avviato all’epoca una serie di indagini ai raggi X del quadro, rintracciando la presenza di una figura “nascosta” sotto la patina di colore. I due scienziati, ideatori del progetto Oxia Palus - il progetto che combina arte e nuove tecnologie - sono riusciti ad andare oltre, ipotizzando che la donna raffigurata sia proprio la storica amante del pittore, ritratta e successivamente coperta da un secondo dipinto dopo la fine della relazione.

 

 

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FIG. 3 - Isolamento della figura di fondo. Courtesy Oxia Palus.

Il gruppo di lavoro britannico ha impiegato un programma con il quale è stata prelevata e ricostruita la gamma dei colori e degli abbinamenti utilizzati da Modigliani e il modo con il quale l’artista si serviva del pennello. Il ritratto è stato ricostruito e proposto in una versione a mezzo busto.

Sostanzialmente la radiografia presenta molti materiali e tratti iconici sottesi al ritratto finale. Il principale gioco di interazione tra figure è costituito da quella superficialmente visibile e dall’immagine, più profonda, di una donna seduta, in una posa che rinvia ad altre opere di Modigliani.

La donna e la sua posa, colta nel fondo del dipinto, rimandano con evidenza a un ritratto conservato in collezione privata e conosciuto con il titolo “Donna seduta davanti a un caminetto (Beatrice Hastings)”.

 

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 FIG. 4 - Donna seduta davanti a un caminetto (Beatrice Hastings), collezione Privata. Credits: deartibus.

 

 Il dipinto “artificiale” (acquistabile sul sito della galleria MORF, e definito un “NeoMaster”) è stato in mostra alla Lebenson Gallery di Londra, fino al 25 giugno.

 

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FIG. 5 - La riproduzione del ritratto nascosto di Modigliani di Beatrice Hastings, creato da Oxia Palus utilizzando tecniche di intelligenza artificiale. Courtesy Oxia Palus

Fonte: Oxia Palus


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