E’ in onda il primo numero della rivista dal titolo Energia Ambiente e Innovazione dell’Enea, dedicato alla Scienza, Tecnologia e Ricerca: una grande alleanza per l’Arte, rivista che non poteva mancare anche al workshop rappresentativo che l’Enea ha tenuto in questi giorni al Salone di Ferrara 2022.
Il fascicolo ha raccolto, con la direzione di Cristina Corazza, un nugolo di autori da sempre impegnati sul campo nella ricerca mirata alla protezione e salvaguardia dei beni culturali con iniziative svolte soprattutto riguardo la tutela amministrativa delle opere d’arte. Ora rivolge ad un pubblico schierato sul fronte della conservazione gli approfondimenti e i modelli di ricerca più avanzati del settore, prodotti da uno sviluppo tecnologico accelerato, che necessita sempre di nuovi strumenti per la comunicazione dei risultati
nella specificità culturale, vantati dall’Enea in mezzo secolo di operatività, seconda nemmeno al CNR. Il risultato più apprezzabile è l’uniformità e la chiarezza degli interventi in un impegno sempre sfuggente al futuro, senza perderne il livello terminologico descrittivo sui diversi piani disciplinari coinvolti, anche in rapporto all’azione dell’Istituto Centrale predisposto nel MIC: ovunque e a chiunque comprensibili oltre che esatti.
Nello specimen di questo numero, che travalica la consueta prova di laboratorio a campione e riassume in generale l’indirizzo di ricerca dell’Ente, si legge:
“In un Paese con un patrimonio culturale unico al mondo come il nostro, la tutela e la valorizzazione dei beni artistici e paesaggistici hanno una valenza inestimabile anche per il mondo della ricerca che può rendere disponibili tecnologie, strumentazioni e metodologie sempre più avanzate e innovative per il monitoraggio, la conservazione, la diagnostica e la messa in sicurezza. Da svariati decenni l’ENEA opera in questa direzione, con competenze tecnico-scientifiche molto qualificate, infrastrutture e laboratori avanzati per offrire soluzioni a supporto di istituzioni pubbliche e imprese. Nei suoi laboratori sono nati il prototipo di laser scanner per monitorare lo stato di conservazione di dipinti e affreschi, i sensori hi tech per l’analisi e il controllo della vulnerabilità di ponti e viadotti di interesse storico-artistico come quello di Spoleto, prodotti bio-based e ‘collezioni’ di microorganismi per il biorestauro delle statue dei Giardini Vaticani o dei marmi di Michelangelo, le tecnologie per ricostruire e rendere fruibile in 3D opere ad accesso limitato, o i basamenti anti-sismici per proteggere i Bronzi di Riace dai terremoti. Ma non solo. In ENEA i beni culturali sono una delle sei tematiche strategiche del Programma di Knowledge Exchange, per la creazione di partnership dedicate fra il mondo della ricerca e il mondo dell’industria. Da qui la scelta di dedicare il numero della rivista a questo comparto che coinvolge tutti i Dipartimenti e alcune Direzioni dell’Agenzia, in modo trasversale e collaborativo. Nel numero 1 del 2022, quindi, racconteremo come l’ENEA opera in questo campo, quali sono le professionalità, i servizi e le infrastrutture disponibili e, più in generale, quali sono le sfide e i possibili traguardi da raggiungere. Tutto ciò, come sempre, con il contributo di esponenti delle istituzioni, protagonisti del settore e con i nostri ricercatori per offrire ai lettori un maggior numero di spunti.”
E’ doveroso aggiungere al nutrito elenco, per fare storia, anche le importantissime specifiche fornite nella scansione ad alta definizione del soffitto di Palazzo Barberini di Pietro da Cortona con il Trionfo della Divina Provvidenza, presentate da Enea nei Technology For All, promossi da Archeomatica ante pandemia sul piano della comunicazione dei risultati, campioni di eccellenza della documentazione storico-artistica e dell’archiviazione in banche dati di opere d’arte.
Archeomatica, che più di ogni altra rivista è stata sensibile al profilo della ricezione in questo settore, dallo stimolo a migliorare l’innovazione è pronta a leggere e rileggere cosa significhi oggi ecosostenibilità della ricerca storico-artistica e ad accrescere. Negli ambiti di punta della spettrometria meno invasiva, della portabilità delle tecnologie, della musealizzazione della robotica e del dialogo tra le banche dati e l'utenza fruitrice, ma soprattutto rivolti alla sopportabilità dei costi in materia di produzione, di risparmio energetico e assistenza agli accessori, di ottimizzazione, di manovrabilità e accessibilità, di safety care dall'inquinamento di allergeni e patogeni, in altre parole di esportabilità del laboratorio scientifico nelle sedi museali di sperimentazione. La casa dell'arte, dopotutto, è la mente umana e musei e biblioteche sono la casa dei terrestri.
Link alla rivista qui:
Copia qui lo "short link" a questo articolo
www.archeomatica.it/{sh404sef_shurl}