All Stories

Cantiere Caravaggio di Alessandro Zuccari

E’ in libreria l’ultimo libro dedicato da Alessandro Zuccari a Caravaggio: un diario di lavoro del pittore attraverso le molte opere ammesse al dibattito e una cronologia sviscerata, che è imprescindibile, oltre che condivisibile. L’autore affida il suo epilogo ad una nota alla pagina 40 del volume, che stringa ‘ad annum’ anche la propria bibliografia relativa, ma, sull'ultimo quinquennio del Cinquecento del vissuto e dell'opera dell'artista, premette e sintetizza: “Chi scrive ha accolto con favore la nuova ricostruzione, tuttavia ritiene difficile determinare in modo puntuale le diverse tappe del giovane lombardo: considera ancora indefinita la data dell’arrivo a Roma (il 1594-1595 sembra più probabile del 1595-1596) e tende ad anticipare l’ingresso nella bottega dell’Arpino al 1595 o non oltre l’inizio del 1596.”    

Tam Tam per Battistello Caracciolo

“Il patriarca bronzeo dei caravaggeschi” Battistello Caracciolo 1578-1635

“Era morto. Morto per sempre? Chi può dirlo? Certo, le esperienze spiritiche non forniscono - non più dei dogmi religiosi - alcuna prova che l’anima sussista. (…) Così, l’idea che Bergotte non fosse morto per sempre non ha il carattere dell’inverosimiglianza. Lo seppellirono, ma per tutta la notte prima dei funerali, nelle vetrine illuminate, i suoi libri, disposti a tre a tre, vegliarono come angeli dalle ali spiegate sembrando, per colui che non era più, un simbolo di resurrezione.”

Leonardo era cartografo

In un momento in cui le notizie dei quotidiani dibattono alacremente l’identità storica della Gioconda di Leonardo da Vinci, facendo tornare alla ribalta la tesi di un ritratto di Giovanna Bianca Sforza, primogenita illegittima, ma riconosciuta di Ludovico il Moro, l’importanza del paesaggio nella pittura del maestro vinciano assume un aspetto determinato in rapporto alla sua opera di cartografo e all’arte della rappresentazione del territorio, come ci ricorda il volume intitolato a Leonardo genio e cartografo a cura di Andrea Cantile, ancora Leonardo edito dall’Istituto Geografico militare di Firenze nel 2019.

Scienza, Tecnologia e Ricerca: una grande alleanza per l’Arte

E’ in onda il primo numero della rivista dal titolo Energia Ambiente e Innovazione dell’Enea, dedicato alla Scienza, Tecnologia e Ricerca: una grande alleanza per l’Arte, rivista che non poteva mancare anche al workshop rappresentativo che l’Enea ha tenuto in questi giorni al Salone di Ferrara 2022.

Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli

Da vedere la Mostra che si apre al Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli “Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli”, che sarà aperta fino a gennaio 2023. L’esposizione è a cura di Stefano Causa, docente di Storia dell’arte moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi di Napoli Sant’Orsola Benincasa e di Patrizia Piscitello, responsabile dell’Ufficio mostre e prestiti del Museo, nonché, naturalmente, del Direttore di Capodimonte Sylvain Bellenger, che li accompagna nella Conferenza stampa.

From Pen to Pixel. Studies of the Roman Forum and the Digital Future of World Heritage

Il Foro Romano oggi rappresenta un esempio eccezionale di continuità del patrimonio culturale a livello mondiale. Il suo status di massima protezione possibile tra i monumenti italiani e la sua precoce inclusione nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO, dal 1980, ne sono testimonianze. Grazie alla sua notevole sopravvivenza materiale, l'area è stata oggetto da sempre di ampie ricerche, documentazione, restauro e conservazione, ma, soprattutto negli ultimi due secoli. storici, archeologi e conservatori di primo piano sono stati al centro del dibattito sulla sua sopravvenienza e sulla filologia dei monumenti che vi sono compresi.

AUGMENTED HERITAGE dall'oggetto esposto all'oggetto narrato

In quanti modi è possibile "aumentare" la realtà? La tecnologia è l'unico modo in cui è possibile raggiungere questo obiettivo? E' possibile parlare di etica digitale applicata ai beni culturali? Nella prima parte del volume l'autore affronta queste tematiche in un percorso sistematico analizzandone le reciproche influenze per poi introdurre la Spatial Augmented Reality (SAR), affrontando - in modo teorico - i metodi ad oggi disponibili con cui è possibile far coincidere scena reale e modello digitale attraverso l'approccio video proiettivo.

La cesellatura nell’arte pre-colombiana del Perù del Nord

Leggendo gli Analytical studies on metallurgy in pre-columbian North of Peru, edito nel mese di giugno del 2020, presto scopriremo l’anti-romanzo dell’archeologia che Kurt Whilelm Marek (pseud. C. W. Ceram) non avrebbe potuto scrivere. Non solo perché l’antologia degli studi di Marek, popolarissimi nell’orizzonte occidentale, e che conosciamo nella traduzione italiana per i tipi di Einaudi del 1963 col titolo di Civiltà sepolte, neanche si soffermava sulla civiltà degli Incas, né tanto meno sulle culture Cupisnique, Chavin, Kuntur Wash, Vicus, Frias, Moche o mochica, Sicàn allora perfettamente sconosciute, ma perché il metodo seguito dall’équipe di autori di questi pionieristici studi ‘analitici’ e cioé Roberto Cesareo, Angel Bustamante, Giovanni Ettore Gigante, Régulo Franco Jordan, Arabel Fernandez, Soraia Azeredo, Marcelino J. Dos Anjos, Ricardo T. Lopes, Walter Alva, Luis Chero, Gabriel M. Ingo, Cristina Riccucci, Julio Fabiàn, Sandra Del Pilar Zambrano, Marcia Rizzutto, Antonio Brunetti applica, con un taglio epocale e territorialmente circostanziato a quello che potremmo dire l’alto medioevo della civiltà precolombiana (100 a. C.- 600 d.C.) nel Perù del Nord, la più sofisticata indagine tecnologica di rilievo conservativo.

I Musei e le forme dello Storytelling digitale

Il nuovo volume di Elisa Bonacini, I Musei e le forme dello Storytelling digitale (Aracne Editrice 2020), si inserisce in un ampio dibattito, reso ancora più stringente in seguito alla pandemia COVID-19, che ha messo al centro dell’attenzione il mondo della cultura e dei musei, soprattutto, in rapporto al digitale.

La ricerca vuole illustrare le molteplici espressioni con cui, in questi anni della rivoluzione digitale, si è espresso lo storytelling. La pratica del “raccontare storie”, come si può semplicemente tradurre questo inglesismo ormai più che abusato, si è trasformata, attraverso le nuove tecnologie, in una branca della comunicazione e valorizzazione fondamentale oggi, nel campo culturale e museale. Il volume analizza molteplici esperienze adottate nel campo dello storytelling digitale, con casi sia nazionali che internazionali, con lo scopo (per la prima volta in questo campo) di “fare ordine” nella stessa definizione di storytelling digitale, e di orientare le scelte future di soluzioni digitali narrative.

I Musei e lo Storytelling digitale

I Sumeri

Un libro avvincente I Sumeri di Franco D’Agostino, che nel formato tascabile cartaceo, ancora il più amato dai lettori di tutta la Terra, spiega, non senza classificazioni da ‘fabric analysis’ delle tavolette d’argilla, come questa cultura dell’alluvio mesopotamico fosse la prima tradizione manoscritta nella preistoria dell’Asia occidentale a ridosso del bacino mediterraneo. 

Sentiamo spesso parlare di Mosul in Iraq e della distruzione del suo Museo, una prima volta danneggiato già nel 2003 e, con video simultaneamente diffusi dai network, nel 2015 ad opera dell’Isis, che ne ha sbriciolato i reperti archeologici, tra cui un lamassu, cioé un leone con testa umana, provenienti dai siti di Nimrud e di Ninive, città di Ishtar, Venere fondatrice del regno Assiro di Assurbanipal.