Inaugurato il nuovo Museo dell'Alto Medioevo nel Forte Malatesta di Ascoli Piceno, che raccoglie reperti gotici e corredi funerari longobardi rinvenuti a Castel Trosino e nel territorio ascolano e appartenenti al Lapidario del Comune di Ascoli Piceno. Dopo il restauro degli ambienti del Forte Malatesta il Comune, in collaborazione con il MiBACT, ha creato un innovativo allestimento che alterna la visione dei preziosi manufatti esposti a sistemi multimediali interattivi di approfondimento, progettati e creati dalla Touchwindow di Cervia.
«I leggii e le postazioni interattive collocati lungo il precorso – spiega Daniela Donnini, curatrice del progetto per Touchwindow - consentono al visitatore di scoprire i dettagli degli oggetti, vedere i particolari e le minuziose lavorazioni, nonché di conoscere, attraverso approfondimenti scientifici, i contesti di rinvenimento e di natura tecnica».
Fibule, fili di collana con perle e pendenti in vetro, anelli, armi: i preziosi oggetti di grande interesse e valore rinvenuti nel territorio piceno tra il XIX secolo e le recenti campagne archeologiche, sono suddivisi in cinque sale espositive per creare un interessante percorso che illustra le culture presenti nel territorio, dai primi insediamenti goti nell’area picena all'arrivo dei Longobardi.
Accanto alle vetrine, l'articolato sistema di touchscreen permette al visitatore di approfondire tematiche e vedere gli oggetti "virtuali" esposti con una coinvolgente interazione con i reperti volta a ricostruire lo stile di vita, il vestiario e le armi in uso presso le popolazioni longobarde insediate nel territorio ascolano. Oltre ai touchscreen interattivi, l'allestimento museale è completato da un apparato didattico digitale e da una sala con postazioni informatiche per studio e ricerca.
Fonte: Touchwindow