Tangible Interactive Table for Archaeology: un sistema interattivo e open source per l'archeologia

Tangible Interactive Table for Archaeology: un sistema interattivo e open source per l'archeologia

Tangible Interactive Table for Archaeology (and Art) (TITA) è un prototipo open-source di installazione tattile digitale (touch), disegnato per i musei, adatto alla comunicazione digitale dei manufatti archeologi, i monumenti e i siti e oggetti d'arte a grandi linee.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Dig@Lab della Duke University, nella persona di Maurizio Forte, archeologo, ricercatore e professore e il Visualization and Interactive Systems Group, rappresentato da Todd Berreth, designer/developer.

Lo scopo del tavolo è quello di provvedere ad un'unica e coinvolgente interfaccia tra il visitatore del museo e il contenuto digitale, i manufatti modellati in 3D e gli ambienti virtuali, essendo collezionati, studiati e comunicati dagli archeologici e da altri ricercatori, utilizzando l'usabilità intrinseca fornita attraverso l'interazione con oggetti fisici e il coinvolgimento basato sul touch.

TITA è stato sviluppato come una vera piattaforma versatile e una volta implementato, può lavorare con differenti contenuti digitali (non sono archeologia e arte). La superficie tattile multi-touch, signageoassociati e oggetti tangibili, potrebbe essere facilmente scambiato per altri materiali espositivi, e quindi ha l'applicabilità di massima per la presentazione di contenuto educativo, curatoriale o di intrattenimento, tra le varie discipline.

L'hardware e i meccanismi di monitoraggio "core vision" sono stati sviluppati dal Visualization and Interactive Systems Group, come un progetto di design open source, dove tutti i file di fabbricazione e software sviluppati sono condivisi con il museo, le comunità accademiche e di hobbisti, per i test, la raffinatezza, la mutazione e la condivisione.

Il tavolo è stato progettato per la facilità di fabbricazione e basso costo, specificando tecniche di produzione, materiali e software che sarebbero prontamente disponibili per "creatori digitali"

Tutti i materiali di fabbricazione possono essere ottenuti da negozi locali di oggetti e strumenti per la casa, salvo i componenti elettronici. Il costo del materiale di fabbricazione è altamente competitivo con i tavoli tattili attualmente venduti e non sono progettati specificamente per le comunità di archeologia e di arte.

TITA è stato sviluppato come un sistema mobile, autonomo e con un peso relativamente leggero, permettendo di essere facilmente mosso in ambienti diversi, dal museo alle installazioni delle gallerie, per gruppi o per laboratori. Il prototipo iniziale può essere smontato facilmente e imballato in un piccolo volume per la spedizione. 

Uno degli obiettivi del progetto è abbassare il livello di accesso per questo tipo di tecnologie, e incoraggiare la sua adozione all'interno delle nuove comunità, come strumento aggiunto per comunicare in modo efficace i propri saperi.
 
In senso generale, il progetto offre numerose opportunità per ricercatori, studenti, progettisti e responsabili interessati a partecipare ad un progetto attivo di progettazione collaborativa, che attraversa più domini, arte e archeologia, e la comunicazione digitale dei suoi manufatti, l'ingegneria del software, le tecniche di computer vision, la progettazione digitale e le tecnologie di fabbricazione, le comunità open source, ecc - e quindi rappresenta il tipo di sforzo collaborativo interdisciplinare, che è il segno distintivo della cultura maker emergente e dei nuovi modelli dell'apprendimento coinvolgente caratteristico del XXI secolo.

Un applicazione di TITA è presso il Regium@Lepidi Project a Reggio Emilia.

 

Ulteriori informazioni e video

 

Fonte: Duke University, Studio Berreth

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