Tramite la app “Baiae dry visit”, realizzata da 3D Research s.r.l. nell'ambito del progetto Europeo iMareCulture, fruibile su smartphone, tablet, Android e iOS, oppure con un visore 3D, ci si può catapultare tra i resti della città sommersa di Baia, nel Parco Archeologico Campi Flegrei.
In epoca romana la città di Baia doveva essere caratterizzata da ricche e complesse ville. Infatti, era molto amata dall’aristocrazia romana, come luogo di riposo e di villeggiatura.
Un patrimonio che si è conservato sommerso nelle acque dell’area marina protetta, dove il fenomeno del brandisismo ne ha “congelato” i resti archeologici. Nello specifico si può visitare la Villa con ingresso a Protiro, di cui restano bellissimi marmi, resti di affreschi, uno splendido mosaico geometrico, perfettamente conservato, che incanteranno il visitatore lungo il percorso. Inoltre, é possibile ammirare i resti di antiche botteghe ed impianti termali con condutture tutt’ora funzionanti e manufatti di ogni genere. Ma come doveva essere la Villa con ingresso a Protiro nell’antichità? La curiosità verrà appagata grazie ad uno speciale marker, che riporterà il visitatore indietro nel tempo, e potrà così ammirare la ricostruzione della villa durante il periodo di massimo splendore.
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Fonte: ( Archeologia Subacquea )