Recenti datazioni al radiocarbonio al CEDAC

TandetrIl CEDAD - CEntro di DAtazione con il radiocarbonio e Diagnostica nucleare del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento parteciperà ad un importante convegno presso il Museo del Teatro Roma di Lecce sui risultati di scavi italiani in Siria. Il CEDAD è diretto dal professor Lucio Calcagnile, ordinario di Fisica Applicata, che sin dalla sua realizzazione nel 2000, collabora con gli archeologi dell’Università del Salento e di altre Università italiane e straniere.  Al CEDAD sono stati datati con un acceleratore di particelle finora circa 15.000 campioni che hanno consentito di stabilire la cronologia assoluta di centinaia di siti archeologici in Italia e all’estero. Tra le ricerche del CEDAD quelle sul tesoro di Massenzio, la Lupa Capitolina, e gli studi su  Pico della Mirandola e Caravaggio.

Il CEDAD, con i suoi laboratori dell’acceleratore Tandetron, i laboratori chimici e di spettroscopia ottica svolge attività di la ricerca e servizio non solo nel campo dell’Archeologia, ma anche della Scienza dei Materiali, delle Scienze ambientali, forensi e geologiche ed è diventato in pochi anni un punto di riferimento nazionale ed internazionale per le tecnologie applicate ai Beni Culturali.

Oltre alla misura del radiocarbonio, che garantisce la databilità dei materiali archeologici fino a 50.000 anni, recentemente i ricercatori del CEDAD hanno progettato e installato una nuova linea connessa con l’acceleratore per misurare nuovi isotopi radioattivi che estenderanno il campo di databilità a milioni di anni.

Per il convegno internazionale sugli scavi archeologici in Siria le tecnologie del CEDAD sono state utilizzate per stabilire la cronologia assoluta dei siti ti Tell Tuquan e Ebla grazie alla datazione con acceleratore di materiali organici a vita breve. Le ricerche effettuate, misurando gli isotopi stabili e radioattivi del carbonio, e le numerose datazioni ottenute verranno illustrate dal professor Lucio Calcagnile nella sua relazione in inglese del 15 maggio dal titolo: Fisica Nucleare per l’Archeologia: La datazione con il radiocarbonio di campioni provenienti dai siti di Telle Tuquan ed Ebla. 

Nel corso della relazione Calcagnile illustrerà i vantaggi dell’acceleratore di particelle del CEDAD per la datazione di reperti archeologici e le potenzialità delle tecniche nucleari non distruttive di analisi per l’Archeologia che utilizzano acceleratori di particelle.

Il Centro è attrezzato per la preparazione chimico-fisica e la misura di campioni sia di origine organica (carboni, ossa animali ed umane, legno, pelle, semi, resti di vegetali, torba) che di origine inorganica (sedimenti geologici, conchiglie). In misure di routine viene garantita una precisione dello 0.3 % nella misura della concentrazione di radiocarbonio corrispondente ad un errore assoluto nell’età al radiocarbonio di ± 40 anni per campioni  di massa fino ad 1 milligrammo. Il Centro effettua anche misure ad elevatissima precisione con errore assoluto nell’età al radiocarbonio di ± 25 anni. L’accuratezza delle determinazioni sperimentali è costantemente monitorata attraverso un protocollo di controllo di qualità che prevede la misura di standard forniti da enti internazionali di normazione (IAEA:International Atomic Energy Agency e NIST: National Institute of Standard and Technology) e la partecipazione a programmi internazionali di confronto delle determinazioni sperimentali.

Applicazioni del metodo del radiocarbonio a problematiche di natura geologica per studi sulla geomorfologia costiera, sulla variazione del livello del mare  e sulla datazione di sequenze sedimentarie.

Applicazioni del metodo del radiocarbonio a problematiche di natura ambientale per studiare le variazioni della concentrazione di radiocarbonio nell’atmosfera indotte da effetti antropogenici quali l’arricchimento conseguente ai test nucleari in atmosfera e gli effetti di diluizione indotti dall’utilizzo dei combustibili fossili.

Progettazione e prototipazione di sistemi innovativi automatizzati per il trattamento dei campioni per la radiodatazione. Al CEDAD è stato progettato, realizzato e brevettato un sistema innovativo di linee ultrapulite per il trattamento dei campioni che consentono di preparare circa 50 campioni a settimana controllando in remoto i parametri di processo quali la temperatura di reazione e la  pressione residua nelle celle di reazione.

Fisica dei fasci ionici e ottimizzazione del sistema di spettrometria di massa ad alta risoluzione per studi di natura fondamentale sui meccanismi di iniezione delle particelle cariche nell’acceleratore, sull’ottimizzazione delle procedure di misura e sui limiti alla sensibilità degli apparati sperimentali.

Applicazione delle tecniche di analisi mediante fasci ionici per la diagnostica dei materiali nella scienza dei materiali, in problematiche ambientali e per studi su beni di interesse culturale. Sono state effettuate campagne di misura per la caratterizzazione chimico-fisica di ossidiane provenienti da contesti archeologici, analisi di manufatti metallici, caratterizzazione dei pigmenti in sculture lignee.

Applicazione di linee di analisi mediante tecniche non distruttive  ad elevata risoluzione spaziale. La progettazione di una linea sperimentale dedicata a questo tipo di misure ha consentito di ottenere risoluzioni spaziali laterali dell’ordine del micrometro che consentono di effettuare mapping composizionali con una  elevatissima sensibilità (dell’ordine delle parti per milione) su campioni di ridotte dimensioni e di ricostruire la distribuzione dei diversi elementi su campioni di interesse biologico, biomedico e per lo studio dei beni culturali. Sono stati condotti, ad esempio, studi sulla distribuzione di elementi tossici in campioni biologici di individui esposti a metalli pesanti quali Pb ed As. 

Ulteriori informazioni: 

CEDAD: http://cedad.unisalento.it

Convegno

 

Fonte: Giornale di Puglia

 

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