Giambologna, Ribera, Leonardo, recenti rivelazioni a Firenze

Giambologna bozzettoProseguono a Firenze le attività di ricierca diagnostica della società Art-Test, i cui risultati sono stati presentati duranti alcuni eventi. Lo scorso marzo, è stata presentata la diagnostica realizzata sul “Ratto delle Sabine” del Giambologna, ora alla Galleria dell’Accademia, a Firenze. Questo lavoro, che ha coinvolto molte professionalità, e molte  metodologie, tra cui i RX, gli ultrasuoni e l’analisi Georadar (con l’aiuto di S.T.Art-Test), ha portato a svelare informazioni che sono state essenziali per la pianificazione e la realizzazione dell’intervento conservativo, che è attualmente in corso sotto le tende del cantiere allestito nella stanza del Colosso, in Galleria.

Questo “colosso” non è in effetti una copia della imponente statua di marmo ora nella “Loggia dei Lanzi”, ma uno straordinario “bozzetto”, alto circa 4 metri, creato da Giambologna in scala 1:1. Il soggetto è stato interpretato come Ratto delle Sabine solo successivamente, dal momento che l’artista l’aveva inizialmente inteso principalmente come prova della propria abilità nello scolpire un soggetto complesso, dove comparissero sia figure giovani che vecchie, sia femminili che maschili, e che fosse basato sulla forma della michelangiolesca spirale ascendente. Scopo della diagnostica è stato quello di comprendere e documentare la tecnica e i materiali con cui aveva lavorato l’artista, e ha rivelato fatti inattesi.

 

san francesco_riberaLa Banca San Paolo quest’anno ha nuovamente sponsorizzato il restauro di alcuni capolavori. Tra i pezzi più prestigiosi, il “San Francesco in meditazione” di Ribera, attualmente nella collezione della Galleria Palatina di Firenze e affidato per l’intervento conservativo ad Anna Teresa Monti. Il dipinto, con firma autografa, era coperto da uno spesso strato di vernice ed era interessato da numerosi interventi di restauro passati.

Art-Test Firenze ha effettuato l’acquisizione con IR scanner, sia a risoluzione standard (sull’intera superficie), che a quadrupla risoluzione. Quest’ultima analisi è stata realizzata su un’area relativamente piccola che comprendeva la mano sinistra del Santo, dove era presente uno strato pittorico di cui non era chiara la natura, non si riusciva, ne’ con l’osservazione visiva, ne’ con le tecniche più classiche a comprendere se fosse una ridipintura o una parte originale. Per risolvere questa questione è stata allora impiegata una tecnica nuovissima: l’XRF scanner (in collaborazione con S.T.Art-Test). In questo modo si può ottenere una mappa ad alta risoluzione dei materiali presenti nell’area investigata e si possono ottenere informazioni quantitative. Si tratta di una rivoluzione per la tecnica XRF, dal momento che consente una visione quantitativa anche nella composizione dei vari strati che compongono il dipinto. In questo caso è stato possibile concludere che non solo la parte era originale, nonostante il tono fosse leggermente diverso, ma anche che il pittore aveva dipinto la prima versione, non soltanto tracciato le linee del disegno, prima di cambiare idea sulla posizione che doveva assumere la mano.

 

volto cristo_art_testUn straordinario dipinto è stato presentato l'11 Aprile, in occasione della sua entrata all’interno della collezione permanente della Pinacoteca Ambrosiana, grazie alla generosa donazione di Bernardo Caprotti. Art-Test Firenze ha avuto il vero privilegio di poterlo analizzare con la tecnicaMultilayer, IR scanner, IR falso colore e fluorescenza UV multispettrale. I risultati hanno confermato che si tratta di uno dei dipinti più straordinari da noi esaminati. Dopo 7 anni di intensi studi, è ora proposto come di mano di Leonardo.

L’immagine in riflettografia che mostra la serena figura di una donna, completamente sovrapponibile, se non per alcuni dettagli, alla figura del Volto di Cristo che appare nel visibile non può non suscitare interrogativi ed intense emozioni.

L’attribuzione ad un nome così importante ha generato, come previsto, reazioni divergenti. Si inviata ad andare a visitare di persona e di consultare il volume “Il Caprotti di Caprotti” a cura di M. Zecchini , Marsilio Editore, che raccoglie tutto il materiale degli studi e delle analisi effettuati, inclusa naturalmente la riflettografia IR scanner.

 

Fonte: Art-Test Firenze

 

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