L'Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno (Ispf) del CNR inaugura il nuovo Centro di umanistica digitale, che raccoglie in un'unica struttura le attività di e-publishing, elaborazione digitale e sviluppo in rete svolte dall'Istituto.
Il Centro unisce a una dimensione operativa, consolidata in numerose esperienze negli anni, un aspetto teorico di riflessione sull'impatto della 'svolta digitale' nel campo degli studi umanistici: l'intento è favorire l'ampliamento e l'affinamento metodologico dell'applicazione di tecnologie digitali nelle discipline umanistiche, e con esse la consapevolezza tecnica, critica e culturale dei nuovi strumenti e delle trasformazioni che essi veicolano.
"Le attività dell'Ispf-Cnr in fatto di editoria elettronica e digital humanities risalgono già alla fine degli anni '90, con le prime anastatiche digitali di opere di Vico curate dal Centro di studi vichiani, poi confluite nella collana 'Vico su cd-rom' e, più recentemente con il sito web 'Portale Vico' e il progetto 'Biblioteca vichiana' nell'ambito del Por-Fesr Campania 2007-2013, ora in fase di completamento. Si tratta di un'occasione di notevolissimo accrescimento del patrimonio dei materiali digitalizzati dedicati allo studioso, in quanto permetterà di rendere accessibili, grazie a un accordo con la Biblioteca Nazionale di Napoli, tutti i manoscritti, postillati e esemplari princeps di Vico presenti nelle collezioni storiche", afferma il Direttore Manuela Sanna.
L'Istituto è, inoltre, parte attiva in numerose iniziative che sperimentano l'impiego di tecnologie digitali per lo studio delle reti di circolazione delle idee e per la diffusione della cultura scientifica: al periodico elettronico 'Laboratorio dell'Ispf', avviato nel 2004 e ad oggi tra le più longeve riviste filosofiche online nel panorama italiano, si sono recentemente affiancati la nuova collana di 'Quaderni del Lab' e il coinvolgimento nel progetto del Dipartimento Scienze Umane 'SM@RTINFRA-SSHCH', che rafforza ulteriormente l'impegno nell'ambito dell'e-publishing open-source.
"La creazione di una struttura di raccordo unitaria intende rappresentare una risposta organizzativa alla crescente richiesta di integrazione di strumenti digitali nelle attività di ricerca, e porsi quale 'servizio' agli studiosi, con l'obiettivo di favorire il più ampio accesso ai testi originali e la loro fruizione", prosegue Sanna. "Di qui, ad esempio, il lavoro di ricognizione, aggregazione e filtro dei materiali vichiani diffusi, se non dispersi, in rete. Allo stesso tempo, la concentrazione in un unico Centro offre l'occasione per una considerazione d'insieme, in vista di un progetto culturale coerente e di una riflessione a più ampio raggio sull'effetto e il significato delle trasformazioni in atto, che come Istituto stiamo già portando avanti con l'Osservatorio sui saperi umanistici".
Responsabile del nuovo Centro di umanistica digitale è Leonardo Pica Ciamarra, primo ricercatore Ispf-Cnr.
Fonte: CNR