Fotogrammetria per l'archeologia: ricostruzione del rinvenimento di 38 oggetti dal Tempio di Ptah a Karnak

Fotogrammetria per l'archeologia: ricostruzione del rinvenimento di 38 oggetti dal Tempio di Ptah a Karnak

Il Centro franco-egiziano per lo studio del Tempio di Karnak (CNRS / Dipartimento delle Antichità d'Egitto) ha appena completato l'attività di studio e scavo di una favissa, scoperta ai primi di dicembre vicino al tempio del dio Ptah. L'attività di scavo ha rinvenuto ben 38 statue, statuette e oggetti preziosi. Questo deposito statuario è eccezionale, sia in termini di quantità che di qualità degli oggetti religiosi rinvenuti. Novità interessante è anche il nuovo metodo di rilievo utilizzato nella ricerca che permette di ricostruire virtualmente ogni fase della scoperta delle statue con precisione millimetrica.

Il Centro franco-egiziano per lo studio di Karnak (CFEETK) è stato creato dal Centro Nazionale delle Ricerche Francese e il Dipartimento delle Antichità d'Egitto per studiare e ripristinare l'area di Amon-Rê a Karnak (Louqsor). Da ottobre 2008 viene portato avanti un programma di studio interdisciplinare sul tempio di Ptah, situato sul limite settentrionale del tempio di Amun-Re. Costruito durante il regno di Thutmose III (c. 1479-1424 a.C.), il tempio fu restaurato, ampliato e utilizzato fino al regno dell'imperatore Tiberio (14-37 d.C. ). E' dedicato a Ptah, divinità associata con la città di Memphis.

Il programma è ora nella sua seconda fase (grazie al sostegno del Labex Archimède per il programma IA-ANR-11-LABX-0032-01.), concentrata sull'archeologia, e gli scavi hanno recentemente messo in evidenza una favissa, un pozzo utilizzato come deposito per oggetti di culto, situato a due metri di distanza dietro il tempio. Archeologi del CFEETK hanno trovano lì le 38 statue, statuette e oggetti preziosi in calcare, roccia grovacca, leghe di rame e fritta egiziana, a volte ricoperte d'oro. Questi oggetti di culto, che sono stati disposti intorno alla parte inferiore di una statua del dio Ptah seduta e sono:
- 14 statue, statuette e figurine di Osiris,
- 3 statuette di babbuino,
- 2 statuette raffiguranti la dea Mut, di cui una coperta con iscrizioni geroglifiche,
- 1 testa, 1 statua frammentaria di gatto (Bastet)
- 2 basi di statue non identificati
- 1 lastra e la parte superiore di una piccola stele recante il nome del dio Ptah
- diversi elementi di completamento delle statue (iride, cornea, barba posticcia, tappi, etc.).

La scoperta è rara in Egitto. Una novità importante rende ancora più eccezionale questa scoperta: la metodologia di rlievo utilizzata durante lo scavo. Le attività di scavo infatti state documentate da un topografo specializzato in archeologia che ha realizzato una successione delle ricostruzioni fotogrammetriche dal primo oggetto apparso fino allo svelamento completo delle statue.
La tecnica consente quindi, mediante la fotografia, di riscoprire virtualmente in tre dimensioni ogni fase della scoperta delle statue. L'associazione delle ricostruzioni fotogrammetriche con punti topografici molto precisi, nell'ordine di qualche millimetro, permette di localizzare successivamente tutti gli oggetti e di studiare la loro disposizione in dettaglio, ma anche di generare un video della liberazione del fosso.
Così come è necessario rilevare gli oggetti del sito molto rapidamente in funzione del loro valore, questa tecnologia permette una conservazione ottimale dei dati sul sito così come è stato scoperto.

Tutti gli oggetti scoperti sono in corso di restauro nel laboratorio del Cfeetk. Lo scavo potrà essere proseguito e potrà fornire ulteriori dati supplementari che permetteranno di comprendere meglio l'organizzazione degli spazi attorno al tempio di Ptah ed il motivo della creazione di questa eccezionale favilla.

Di seguito il video: Ricostruzione della scoperta di una statua di Osiride in bronzo nella favilla.

 

Fonte: CNRS
Immagini: Statuetta e figurina di Osiride © CNRS-Cfeetk / J. Maucor

 

Related Articles