Nuovo numero di Archeomatica in distribuzione

Copertina numero 3 2010

 

Con l'inizio dell'anno arriva in distribuzione il nuovo numero di Archeomatica (N3 2010).

La formazione in primo piano. Infatti la copertina è la vista assonometrica dello spaccato 3D del modello complessivo di punti della Cappella Buontalenti realizzata dai partecipanti al workshop finale del Primo Corso di Perfezionamento in“Geomatica per la Conservazione dei Beni Culturali”. Il corso è organizzato dal Laboratorio di Geomatica del Dipartimento di Costruzioni e Restauro dell’Università degli Studi di Firenze. Un articolo della professoressa Grazia Tucci, direttore del corso, ci presenta i risultati.

Per la sezione “Documentazione” Fabio Remondino e Anna Pelagotti, presentano un report dal titolo "Rilevare e rendere visibile l'invisibile. Documentazione 3D e multi-spettrale per la fruizione di capolavori artistici".  Nel report è esaminato, attraverso un esempio concreto, la documentazione e la rappresentazione di una delle tombe etrusche più belle della necropoli di Tarquinia, la tomba della Caccia e Pesca. Tale documentazione è realizzata attraverso le possibilità oggi offerte dall’uso sinergico di due importanti approcci tecnologici nel settore: i rilievi metrici tridimensionali (3D) e le indagini attraverso immagini multi modali.

Nella sezione del “Restauro” Desirèe Sabatini affronta il delicato argomento del deterioramento dei supporti magnetici su cui è conservata, negli archivi e nelle cineteche, la memoria filmica del passato. L’autrice illustra, descrivendo il restauro digitale della versione originale del 1988 su nastro magnetico dello spettacolo “LeTroiane”, di Thierry Salmon, alcuni esempi di tecniche e strumenti attraverso cui si può procedere al restauro digitale degli audiovisivi che risulti adeguato sia alla natura elettronica del supporto originale che ai contenuti culturali che preserva.

Particolarmente ricco lo spazio dedicato in questo numero alla sezione “Musei”.

Orietta Rossini ci racconta l’esperienza tecnica ma anche emotiva ed appassionante con cui un team di archeologi e architetti, diretti dalla Sovraintendenza del Comune di Roma, ha restituito una veste cromatica all’Ara Pacis Augustae grazie ad una tecnologia virtuale applicata per la prima volta nella storia dell’archeologia su un monumento di età romana e che ha saputo dare di questo un’immagine del tutto nuova ma insieme vicina all'antico.

Massimo Misiti presenta la ricerca dal titolo accattivante “Musei Illuminati” che l’Associazione Civita ha condotto sui consumi energetici dei musei italiani con una prospettiva che valuta le esigenze proprie dell’istituzione museale, la questione del contenimento dei costi e le elevate responsabilità sociali che i musei hanno rispetto alla salvaguardia dell’ambiente.

A più mani, docenti e collaboratori, del Laboratorio di Geomatica e Conservazione dell’università di Firenze, presentano un'esperienza di realizzazione di museo virtuale interattivo, in cui largo spazio trovano le metodologie di acquisizione che consentono di fornire modelli tridimensionali e la loro visualizzazione interattiva in tempo reale su postazioni stand-alone e on-line.

Il “guest paper” di questo numero è invece di due ricercatori francesi dell’università di Burgundy, Eric Leclercq e Marinette Savonnet, ed è dedicato all’utilizzazione della semantica Wiki per la conoscenza, la tutela, l’intervento di emergenza e la gestione del patrimonio culturale.

Amalia Russo interviene, per la Sezione “Arte e Scienza”, con un contributo sulla Storia delle immagini tra arte, scienza e teknè, in una prospettiva che intende coniugarle tracciandone in maniera originale il percorso attraverso una ricerca di tipo pluridisciplinare.

Per la finestra internazionale sulle attività delle organizzazioni europee e internazionali Tiziana Brasioli illustra, partendo dalle risultanze di una ricerca sulle best practices dei Siti Unesco, svolta dal MiBAC, alcune esperienze interessanti relative all’impiego di tecnologie innovative applicate alla valorizzazione, conservazione e fruizione dei siti italiani Patrimonio dell’Umanità.

A completare il numero la consueta panoramica di informazioni sui Beni Culturali, tecnologie, mostre, eventi e progetti, Agorà, le rubriche sui prodotti, l’editoriale di Renzo Carlucci e la recensione.

Buona lettura a tutti.

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