Teledyne Reson - SeaBat T51-R, è il nuovo Multibeam per l'archeologia marittima. 1024 Beam con apertura di soli 0,25°x0,5° disponibili su tutti i 170 gradi di swath? È possibile, grazie al trasduttore specifico per le alte frequenze installato nei nuovissimi Reson T-51. Come sono necessari altoparlanti diversi per basse e alte frequenze per riprodurre la musica, anche l'acustica subacquea segue le stesse regole.
Reson non si è limitata a far cantare in falsetto un baritono, ma ha dato una nuova voce al suo già completo T-50 aggiungendo un array specifico per le alte frequenze.
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In occasione delle celebrazioni dell’anno dantesco il Comune di Ravenna ha omaggiato l’illustre poeta con la scelta di rinnovare e riqualificare in chiave tecnologica il Museo Dante. Sito all’interno del complesso conventuale francescano a pochi passi dalla tomba del poeta lo spazio che in passato era deposito di cimeli comunali danteschi si trasforma oggi in spazio interattivo.
DATRONIX ha introdotto AlphaAir 450 V2, il LiDAR ‘all in one’ progettato e prodotto da CHCNAV che completa la prestigiosa serie dei Mobile Mappers ALPHA, che oggi presenta diversi miglioramenti. AA 450 V2 è stato ulteriormente alleggerito (0,95 Kg) e ridimensionato (solo 128x67.5x128 mm!!). Più leggero è il LiDAR, maggiore è la produttività perché il drone può volare più a lungo.
Le origini degli Etruschi e della loro lingua costituisce un tema controverso della ricerca storico-archeologica che risale addirittura ad Ellanico ed Erodoto. Secondo i due storici greci del V sec. a.C. gli Etruschi non sarebbero stati una popolazione italica ma discendenti rispettivamente per Erodoto da Lidi costretti a migrare, sotto la guida del re Tirreno, a causa di una carestia, dall’Asia Minore e per Ellanico dai Pelasgi provenienti dalla Tessaglia, nella Grecia centrale.
La fluorescenza dei raggi X (Energy dispersive), EDXRF, probabilmente la più utilizzata tecnica analitica per lo studio dei materiali e delle tecniche nel campo dei Beni Culturali da più di tre decenni, sembra non volersi mai fermare riservando sempre novità di notevole interesse. Dopo essere stata una tecnica analitica di laboratorio [1] ed essere successivamente una delle prime impegnate nelle analisi non distruttive, anche delle opere d’arte [2], è divenuta dagli anni Novanta dello scorso secolo la tecnica di analisi in situ per eccellenza, grazie allo sviluppo di sistemi mobili e portatili [3], che hanno seguito la progressiva miniaturizzazione dei loro componenti di base ossia: (i) i rivelatori, (ii) i tubi radiogeni ed infine (iii) l’elettronica di acquisizione e di elaborazione dei dati (vedi Figura 1) [4].
I nostri tecnici con INGV, Protezione Civile ed ENEA hanno appena terminato un’indagine dimostrativa utilizzando il sistema georadar 3D-Radar e il laser scanner da foro Carlson C-ALS.
X150 è un Laser Scanner robusto e leggero con portata fino a 150 m che permette di eseguire rilievi in modo facile e veloce. Questo scanner con la tecnologia Lidar multilinea e la capacità di ottenere una copertura completa dell’area circostante, consentendo di elaborare modelli 3D per un’ampia gamma di applicazioni.
Il Museo Civico Medievale di Bologna presenta una nuova modalità di fruizione, grazie alla collaborazione con Publics ICC - start-up attiva nell'ambito della ideazione e realizzazione di software e soluzioni innovative - nasce 3D ART XP, un nuovo percorso virtuale a libera accessibilità, un'esperienza di visita completa e propulsiva grazie all'integrazione tra innovative tecnologie digitali 3D e contenuti audiovisivi.
Archeomatica 3 del 2021, dal titolo "Open software, hardware, processes, data and formats in archaeological research", è un numero speciale interamente in inglese dedicato alla 15esima Conferenza ArcheoFOSS. Di seguito offriamo la possibilità di leggerlo dall'articolo tramite una preview digitale. In alternativa è possibile cliccare su questo link per leggerlo direttamente sulla piattaforma Yumpu. Buona lettura!!
In Archeofoss 2020, Irene Carpanese presented A.R.C.A. (Archiviazione, Ricerca e Comunicazione del dato in Archeologia), an open-source software capable of publishing archaeological data on-line (abstract in https://zenodo.org/record/4002961#.YHgzlOgzaUk).
The goal of the software is to manage, in a simple way, archaeological data of different nature (textual to spatial or even 3D data), making them “scalable”: easily reusable independently of other projects and different institutions. The idea is to create a product that encourages the data holder/owner to make their information open and available.
The software was developed without a typical relational DB, in order to build a flexible and adaptive product able to communicate with different datasets and capable of interconnecting various data collected in multiple projects.
This project laid the cornerstone to develop A.R.C.A. itself. The software has big potential, but its growth depends on its use by the archaeological community, which can increase the quality and remove limits.
It’s possible to review this presentation on YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=OPt3XURTP0g or https://www.youtube.com/watch?v=bgkLcKsKtOA
Click here https://www.archeomatica.it/rivista1 and read Archeofoss 2021 pre-acts conference. Remember: registration to our workshop will close on 22/11/2021.
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