Tecnologie innovative per lo studio di strumenti musicali al Laboratorio Arvedi

museo violino laboratorioE' stato recentemente conclusa la donazione da parte della Fondazione Arvedi- Bruschini di strumenti scientifici per il Laboratorio Arvedi di Diagnostica non Invasiva presso il Museo del Violino e firmato il comodato d’uso dei locali presso il Museo. 


Il documento è stato sottoscritto a dicembre dal rettore dell’Ateneo, Fabio Rugge, e dal cavalier Giovanni Arvedi e permette di indicare il Museo come il primo in Italia dove siano attivi laboratori universitari. "Con l’inaugurazione del Laboratorio Arvedi di Diagnostica non Invasiva presso il Museo del Violino - ha sottolineato il Rettore - l’Università di Pavia consolida l’importante collaborazione con la Fondazione Arvedi-Buschini. Il laboratorio di Cremona, che affianca quello di Pavia dedicato alla diagnostica di opere d’arte in legno, è certamente tra i più attrezzati e sofisticati centri italiani di ricerca, ed è inserito in una struttura museale davvero straordinaria. Uno dei più bei musei che abbia mai visitato, non solo per il valore degli oggetti esposti, ma per la concezione museale, la bellezza dell’architettura, la cura degli allestimenti e degli arredi".

Il Laboratorio Arvedi del Museo del Violino di Cremona nasce allo scopo di affiancare l'attività di analisi diagnostiche non invasive alla conservazione e restauro di strumenti musicali antichi e moderni.
In questo modo sarà possibile ottenere informazioni sui materiali storici utilizzati nella realizzazione degli strumenti musicali e il loro degrado nel tempo.
Tra le tecnologie adottate: la spettroscopia FT-IR in riflessione, la spettroscopia di fluorescenza XRF ed un laser scanner 3D, tutte tecnologie non invasive che non presuppongono il prelievo di campioni né il contatto diretto con l'oggetto riuscendo ad ottnere numerose informazioni sulla composizione chimica organica ed inorganica e sulla struttura degli strumenti musicali.
Il laboratorio effettua anche riprese fotografiche in luce visibile ed UV, indadini endoscopiche, esami radiografici ad alta definizione con sistema di acquisizione digitale; rilievo microdimensionale delle superfici (stereo microscopia con acquisizione digitale ad alta risoluzione); caratterizzazione chimica dei materiali (vernici, preparazioni, colle, decorazioni, pigmenti ecc…);

Il Laboratorio offre alla comunità scientifica e liutaria una serie di servizi per valorizzare l’attività di realizzazione di stumenti e del loro restauro "attraverso rilevamenti dimensionali e fotografici ed analisi sui materiali, anche allo scopo di valutare lo stato di conservazione e di identificare eventuali fattori di alterazione presenti".

Secondo Virginia Villa, direttore generale del Museo, “La tutela di un patrimonio inizia con la sua conoscenza. La ricerca è un momento fondamentale del percorso di valorizzazione dei beni. Per questo abbiamo scelto due partner particolarmente qualificati: l’Università di Pavia ed il Politecnico di Milano. Grazie alla collaborazione con i liutai intersecheremo competenze diverse ed affini alimentando uno scambio reciprocamente positivo”.

 

Ulteriori informazioni su: 

http://www.museodelviolino.org/

https://www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/museodelviolinolaboratori 

 

Fonte: InviatoQuotidiano.it

 

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