Martedì 12 novembre si è svolto a Belgrado il Workshop "Science for Cultural Heritage" organizzato dall'Ambasciata d'Italia in collaborazione con l'Istituto Centrale per il Restauro (CIK) di Belgrado e l'Unita' tecnica locale della Cooperazione Italiana allo Sviluppo.
"Il know how italiano nel campo delle scienze e delle tecnologie applicate alla conservazione ed al restauro dei beni artistici e' noto in tutto il mondo. Ed e' anche grazie a questo expertise unico che la cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Serbia si pone a livelli di assoluta eccellenza. 49 dei 981 siti culturali ed artistici censiti dall'UNESCO in tutto il mondo si trovano in Italia", ha dichiarato l'Ambasciatore d'Italia a Belgrado Giuseppe Manzo, "ed e' nostra intenzione condividere con la Serbia il patrimonio delle conoscenze maturate negli anni a tutela dei nostri beni artistici".
Hanno partecipato all'evento i rappresentanti serbi dei Ministeri dell'Educazione e della Cultura ed oltre 100 esponenti dei piu' prestigiosi centri di ricerca e tutela dei beni culturali dei due Paesi tra cui, per l'Italia, l'Università La Sapienza di Roma, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie ENEA e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
La Conferenza è stata l'opportunità per "presentare lo stato dell'arte della ricerca nel settore della tutela dei Beni culturali in Italia e in Serbia, nonche' alcuni dei 23 progetti di collaborazione bilaterale condotti nell'ambito del Protocollo di Cooperazione Scientifica e Tecnologica firmato lo scorso luglio. Sono state inoltre presentate, con una dimostrazione pratica, le avanzate strumentazioni - donate dalla Cooperazione allo Sviluppo italiana al CIK - utilizzate per la diagnosi della struttura e la pulizia approfondita di oggetti ed opere d'arte, tra cui i quadri del pittore serbo Petar Lubarda (1907-1974), recentemente restaurati e presentati al pubblico in un evento ospitato lo scorso 18 luglio presso la Residenza dell'Ambasciatore d'Italia".
Hanno contribuito all'organizzazione del workshop l'Associazione degli Scienziati e Studiosi italiani e serbi AIS3; l'Istituto per le Scienze Nucleari Vinca; l'Istituto di Fisica di Belgrado e l'Unita' tecnica della Cooperazione Italiana allo Sviluppo di Belgrado, che fin dal 2009 ha fornito un contributo determinante alla creazione del CIK attraverso l'allestimento dei laboratori, l'attivita' di formazione degli esperti e la donazione delle apparecchiature avanzate sopra citate, per un totale di quasi 1.000.000 di Euro.
Fonte: Ansa
Immagine: www.cik.org.rs