Accessibilità e tecnologia 3D nel settore dei beni culturali

Accessibilità e tecnologia 3D nel settore dei beni culturali

Le nuove tecnologie stanno rivoluzionando il nostro modo di vivere, di comunicare, di creare. Aprono nuove frontiere e possibilità, danno modo di pensare a nuove forme e, soprattutto se si pensa alla stampa 3D, danno la possibilità di realizzare i propri progetti in maniera semplice, veloce ed economica, in forme in grado di ampliare l’accessibilità del lavoro stesso.

Ma il fascino delle vecchie tecniche, quelle che richiedevano estrema pazienza ed attenzione al dettaglio, rimane immutata, soprattutto nel nostro Paese, così ricco di sapere artigiano e di storia. Poter osservare e toccare con mano le creazioni di chi è vissuto centinaia, se non migliaia di anni fa non è solo un privilegio, ma anche un diritto. Il settore dei beni culturali non è nuovo per 3DZ, che annovera importanti collaborazioni nel campo, tra cui l’Associazione Culturale 3D Lab, nata nel 2014 per sostenere 3D Archeolab, un progetto che nasce proprio con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale dei nostri musei facendo leva su tecnologie innovative che consentano la fruizione delle opere anche a chi fino ad ora ne è rimasto escluso. Grazie alle soluzioni offerte dalla stampa, dalla scansione e dalla modellazione in 3D è oggi possibile garantire veramente l’accessibilità delle collezioni dei nostri musei, sia in termini di fruizione delle opere sia in termini economici.

3DZ Group ha da sempre dimostrato interesse nel settore collaborando a realtà innovative di questo tipo.

Giulio Bigliardi, co-fondatore di 3D Archeolab, si occupa di formazione e di divulgazione online nel campo dei beni culturali e, con l’Associazione Culturale 3D Lab, è risultato uno dei vincitori del bando regionale Incredibol! 2014/2015, con un progetto proposto insieme a La Griobussola ONLUS e Emanuel Demetrescu.

Ci racconta Bigliardi: “Grazie a questo contributo e alla collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, abbiamo finalmente la possibilità di applicare le nostre idee in due Musei: il Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto e il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara”.

 

Accessibilità e stampa 3D: un’esperienza tattile fedele.

Una delle soluzioni proposte nel bando per l’accessibilità riguarda l’allestimento di un percorso tattile per ciechi ed ipovedenti. Afferma Bigliardi: “Crediamo che accedere al nostro patrimonio culturale sia un diritto di tutti, ma sappiamo che purtroppo la maggior parte dei nostri musei non sono ancora attrezzati per garantire la completa fruizione delle proprie collezioni anche a persone cieche o ipovedenti.

Già nel blog 3DZ si era parlato di casi riguardanti l’uso della scansione in 3D per il restauro, in cui sempre 3D Archeolab ci aveva illustrato i lavori svolti nella chiesa Castello di San Martino dall’Argine, o i recenti utilizzi delle nostre tecnologie nell’archeologia (Fossile di balena stampato in 3D, Dinosauro per la prima volta ricostruito con scansione e stampa 3D).

Continua Bigliardi: “Utilizziamo la tecnologia della stampa 3D per realizzare copie fedeli o in scala di collezioni museali allo scopo di allestire percorsi tattili per ciechi e ipovedenti integrati ai tradizionali percorsi di visita. Per garantire un’esperienza tattile fedele, utilizziamo materiali il più possibile simili all’originale: come ceramica, marmo e bronzo.

 

Rilevazione del cratere attico della necropoli di Spina (III sec. A.C)

La rilevazione del cratere rientra nell’ambito del progetto ed il reperto risale ad un periodo compreso tra il 540 e la metà del III secolo A.C. Attualmente è conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. Il rilievo del cratere è stato realizzato utilizzando uno scanner Artec Eva, distribuito in Italia da 3DZ. La grande velocità di scansione 3D che in questo caso ha permesso di digitalizzare il reperto in pochi minuti: lo scanner si comporta sostanzialmente come una videocamera 3D che permette di catturare forme tridimensionali semplicemente riprendendo l’oggetto con il dispositivo. Altra interessante caratteristica è la possibilità di acquisire contemporaneamente alla forma anche l’immagine a colori dell’oggetto scansionato. In conclusione, in pochi minuti e con discreta facilità è stato possibile ottenere un rilievo molto accurato del reperto, in scala e con texture a colori di ottima definizione, già pronto, volendo, per essere pubblicato on-line o per essere riprodotto in stampa 3D in un formato che garantisca l’accessibilità dell’opera a tutti.

 

Un video sul lavoro di rilievo è riportato in fondo alla news. 

 

Puoi leggere l’articolo completo su 3DZ.it

 

Fonte: 3DZ

 

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