Una vetrina tecnologica per la pietra più preziosa dell’oro

Una vetrina tecnologica per la pietra più preziosa dell’oro

 A tredici anni dall’allestimento della Chinese Jade Gallery del British Museum, la società Goppion torna a cimentarsi con la ‘pietra più preziosa dell’oro’, nella prestigiosa mostra ‘Jade, des empereurs à l’Art Déco,’ allestita al Musée Guimet di Parigi (19 ottobre 2016 – 16 gennaio 2017).

Dai tesori degli antichi imperatori della Cina, ai capolavori Art Deco dei gioiellieri di Parigi, Londra e New York che alle ‘cineserie’ si ispiravano, oltre trecentotrenta raffinatissime opere provenienti da importanti collezioni nazionali e internazionali, tra cui il National Palace Museum di Taipei - dal quale provengono un terzo degli oggetti in esposizione - e il patrimonio Cartier,  ripercorrono l’epopea storica ed estetica della mitica pietra simbolo del Celeste Impero.

Da sempre sede di un ricco programma di mostre dedicate all’arte orientale nelle sue più varie declinazioni, il Musée Guimet ha colto questa occasione per cominciare a dotarsi di un sistema espositivo espressamente concepito per le esposizioni temporanee ed in grado di garantire la necessaria flessibilità, nel rispetto di parametri di conservazione preventiva particolarmente elevati e  in grado di rispondere agli standard dei prestatori più esigenti.

 

pietra guimet

 

 

Le vetrine scelte, appartenenti alla classe M della Goppion, soddisfano perfettamente i requisiti richiesti. Si tratta di vetrine modulari (cm 120x120), di facile montaggio e smontaggio. Interamente vetrate e autoportanti, sono utilizzabili individualmente o assemblabili in linea o a blocco, consentendo in tal modo di realizzare anche degli ‘ambienti’ espositivi di notevoli dimensioni. L'inserimento di un componente innovativo a bordo del cielino, totalmente integrato nel telaio, ne impedisce la flessione e ne garantisce l’indeformabilità senza dover ricorrere a montanti verticali.

La peculiare struttura del telaio in alluminio, il cosiddetto Pagani- frame, consente di coniugare stabilità strutturale e leggerezza. La versatilità compositiva, unita all’essenzialità del design, funzionale e minimale, garantisce l’adattabilità del sistema a qualsiasi contesto e tipologia di esposizione, la perfetta integrazione con gli allestimenti preesistenti e, non ultimo, un elevato livello di protezione globale per gli oggetti esposti.

 

Fonte: Goppion

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