Nuove installazioni di Realtà Virtuale al Museo Archeologico Nazionale delle Marche

Nuove installazioni di Realtà Virtuale al Museo Archeologico Nazionale delle Marche

Presentato il percorso didattico interattivo multisensoriale al Museo Archeologico Nazionale delle Marche. Usato in un museo, per la prima volta in Italia, il dispositivo aptico che permette una percezione visiva e tattile del reperto archeologico. 

Presentato il progetto “Percorsi didattici interattivi, multisensoriali e multiutenti attraverso tecnologie di Virtual Reality: il Museo Archeologico delle Marche”, finanziato dal MIUR a seguito di un bando pubblico vinto dall’Università Politecnica delle Marche e realizzato in stretta collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale delle Marche e il Liceo Classico Rinaldini di Ancona. Per tutti i visitatori, grandi e piccini, sarà possibile vedere e toccare con mano le installazioni digitali, inaugurate martedì 18 luglio la direttrice del Museo Archeologico Nazionale delle Marche Nicoletta Frapiccini, il Rettore Univpm Sauro Longhi e il Prof. Paolo Clini, responsabile del progetto.

Descrizione del Progetto
Obiettivo del progetto creare un percorso museale interattivo di tipo tattile e visivo, in grado di migliorare l’apprendimento di contenuti culturali attraverso il paradigma del “learning by interacting and edutainment”. In questa ottica sono state realizzate installazioni che permettono di fruire, in modalità digitale e multisensoriale, di 21 reperti archeologici, secondo due differenti modalità che possano aiutare a creare nuove forme di valorizzazione e di visualizzazione del patrimonio archeologico. La prima installazione è una libreria digitale, che contiene le riproduzioni dei reperti archeologici, acquisite attraverso tecniche fotogrammetriche ad altissima definizione e che potranno essere visualizzate all’interno di un apparato narrativo e didattico, in modalità bidimensionale e in modalità stereoscopica 3D co l’uso di occhialini anaglifo, scoprendo dettagli invisibili a occhio nudo.Il secondo dispositivo è una installazione aptica che costituisce un sistema di frontiera nell’ambito della ricerca sulle percezioni tattili di modelli digitali 2D e 3D. Si tratta della prima installazione del genere in Italia. Il sistema è in fase di ricerca e sviluppo e la sua collocazione all’interno del museo consentirà ad un pubblico più vasto di conoscere questa tecnologia e di mettere a punto, in una costante collaborazione tra Museo Archeologico e Univpm, nuovi sviluppi del sistema che consentano una percezione sensoriale sempre più realistica ed esperienziale. Si potrà comunque avere una prima forma di contatto tattile in forma 2D e 3D (con occhialini anaglifo) di alcuni modelli del Museo Archeologico tra cui la celebre venere di Frasassi e il ritratto Augusto capite velato.

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Collaborazione con le scuole
Nell’ambito di tale progetto si sono svolti anche dei focus group con studenti delle scuole superiori al fine di misurare e monitorare le reazioni di utenti giovani di fronte a queste tecnologie. Questa attività di monitoraggio, curata dalla società Marchingegno, proseguirà all’interno del museo con lo scopo di ottenere esiti di gradimento ed esperienza utili a migliorare i sistemi di fruizione e a promuovere nuove forme di esperienza museale che possano rendere questi luoghi sempre più attrattivi e coinvolgenti nei confronti di un pubblico sempre più vasto. Gli Istituti coinvolti sono stai: Liceo Classico G. Rinaldini, Liceo Scientifico Savoia-Benincasa, Liceo Artistico E.Mannucci di Ancona.

Dimostrazione dei dispositivi (Video)

Fonte: Università Politecnica delle Marche - DICEA

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