Si è conclusa la prima fase del restauro del Mosaico di Alessandro raffigurante la celebre Battaglia di Isso, dalla casa del Fauno di Pompei, grazie ad un sistema in 3D con contenuti aumentati e all’uso del videomapping, verrà narrato nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli con l’ausilio delle nuove tecnologie: quattro contenuti multimediali complessivi, di cui tre video e un ologramma.
Ideazione, testi e coordinamento scientifico del progetto sono a cura dei Servizi Educativi del MANN- Elisa Napolitano, Angela Rita Vocciante, Annamaria di Noia e Lucia Emilio Elisa Napolitano, mentre la realizzazione è stata affidata a Protom Group SpA. I tre video: Mosaico di Alessandro, Le tecniche del Mosaico e IL viaggio del Gran Mosaico, raccontano il contesto in cui nasce l’opera (Casa del Fauno di Pompei ), la funzione che il capolavoro aveva all’interno della domus e la specificità del soggetto rappresentato. Inoltre attraverso la produzione di modelli virtuali rappresentativi della sezione di un mosaico di epoca romana viene descritta la realizzazione del capolavoro in dettaglio, secondo quanto definito dalle fonti ed evidenziato dalla ricerca archeologica. Infine vengono descritte le principali tappe storiche che portarono al distacco del capolavoro da Pompei e al suo successivo arrivo al museo. A suscitare interesse è stata l’indagine sui documenti di archivio (prima metà del XIX secolo) e sulle fotografie (primi decenni del XX secolo). La tecnologia del digital composing (VFX) consente di evidenziare parti di testo sulle scansioni dei documenti storici e di animare le foto. Tutti i video sono completi di sottotitoli, elaborati ad hoc per un pubblico di non udenti.
FIG. 2 - Frame del video: Mosaico di Alessandro (foto: MANN).
Il quarto contenuto rappresenta la Battaglia di Isso, ricalcando le tessere è stato realizzato un modello virtuale degli schieramenti, formati da centinaia di guerrieri delle due fazioni in uno scenario surreale. Con un movimento circolare a volo d’uccello viene raggiunto l’acme della scena: lo scontro fra gli occhi di Alessandro e quelli del suo acerrimo nemico; sullo sfondo, tutti i personaggi, uomini ed animali, sono raffigurati come semplici silhouette. La narrazione per immagini è il risultato di diversi passaggi tecnologici:
1. modellazione e sovrapposizione prospettica delle figure per la replica della battaglia (diorama);
2. disegno del paesaggio con effetti particellari;
3. rigging del busto di Alessandro (FACS);
4. animazione del 3D di Alessandro (lipsync) del racconto della battaglia di Isso;
5. produzione software (busto di Alessandro real-time);
6. sincronizzazione.
FIG. 3 - Video con avatar Protom (foto MANN).
L’animazione prevede inoltre un sonoro, con un avvincente racconto della battaglia scritto da Paolo Giulierini. Alla narrazione, Protom ha abbinato un avatar, inserito in una cornice olografica digitale con sistema light-field in grado di offrire un ampio raggio di percezione della stereoscopia senza bisogno di occhiali o speciali visori. L’ologramma di Alessandro è stato invece realizzato da una scansione grezza, successivamente rielaborata in modo da consentire la corretta deformazione durante la produzione delle animazioni. Per i movimenti facciali dell’Avatar, sono state predisposte decine di copie dei modelli che ripropongono i fonemi corretti, come previsto dallo standard FACS (facial animation coding system). La precisione del lipsync (animazione del labiale), una delle più complesse pratiche dell’animazione al computer, enfatizza l’espressività dell’ologramma, che segue un semplice meccanismo di funzionamento, collegato ad un pc: terminato il set-up dell’hardware e avviato il dispositivo, il software parte automaticamente, in modo che la cornice riceva il segnale di avvio ed, illuminandosi, riproduca l’ologramma. L’ascolto è possibile attraverso un impianto di speaker collocato in prossimità della bacheca.
FIG. 4- L'ologramma di Alessadro. (foto: MANN).
Le installazioni multimediali, da oggi fruibili in sezione, si combinano con il riallestimento delle sale dei Mosaici: pannelli ed apparati didascalici sono stati aggiornati, seguendo l’immagine coordinata scelta dal Museo. ll MANN conferma la sua propensione all'innovazione, sperimentando linguaggi e tecnologie innovative, in grado di migliorare ulteriormente la propria accessibilità nei confronti dei diversi pubblici ai quali il Museo si rivolge", sottolinea Ludovico Solima (Università Vanvitelli) coordinatore scientifico di 'Museo accessibile'.
Fonte: MANN
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