Venerdì 6 settembre verrà inaugurato ufficialmente il Museo Civico Archeologico-Virtuale di Narce (MVANA) istitutito lo scorso settembre a Mazzano Romano (RM). Si tratta di un particolare museo virtuale destinato a favorire la fruizione virtuale dei reperti provenienti dal sito archeologico di Narce e ora conservati in diversi musei europei ed internazionali.
Diversi dei materiali rinvenuti nella campagne di scavo di fine 800, infatti, non fu acquistata dallo Stato, venne venduta sul mercato antiquario. Alcuni di questi materiali provenienti da Narce sono tati individuati nelle collezioni di musei quali il Danish National Museum a Copenhagen, il Musée du Louvre a Parigi e il British Museum a Londra e degli Stati Uniti (il Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology a Philadelphia, il Chicago Field Museum, lo Smithsonian National Museum a Washington).
Sul sito del museo si che legge che il MAVNA "secondo specifici accordi con le diverse istituzioni museali internazionali ospiterà le ricostruzioni virtuali dei corredi dispersi oggi nel mondo. La virtualità comprenderà riproduzioni di materiale archeologico, elementi architettonici della città antica, filmati di ricostruzione, documenti d’archivio digitalizzati – taccuini di scavo, disegni di materiale archeologico – filmati d’epoca, realtà 3D, scenari e paesaggi di Narce.
Il favore che questo progetto ha riscosso all’estero deriva dalla consapevolezza che la gran parte di questi materiali fu legalmente acquistata agli inizi del secolo scorso dai musei stranieri. La nascita di un museo a Mazzano Romano, nel luogo originario di provenienza, costituisce per queste istituzioni l’occasione per testimoniare il possesso legale dei corredi esposti e di segnare la differenza con i tanti musei stranieri costituiti su collezioni acquistate o esportate illegalmente.
Sarà dunque possibile riunire virtualmente nel MAVNA quei corredi che, all’atto della vendita, furono smembrati e oggi sono esposti in diversi musei, come allo stesso tempo riavvicinare sepolture contigue provenienti dalle medesime necropoli oggi in diversi continenti.
Il MAVNA, al di là dell’interesse scientifico che ne ha motivato l’istituzione, è nato anche con un forte connotato civico. Purtroppo, già a partire dai primissimi anni del Novecento si interruppe la stagione degli scavi ufficiali delle necropoli e cominciò quella che può essere definita una progressiva devastazione del patrimonio culturale mazzanese e calcatese, operata dagli scavatori clandestini. Il MAVNA nasce infatti anche per costituire il fulcro locale delle iniziative di valorizzazione sul territorio delle antichità falische, costituendo l’occasione preziosa di disincentivare culturalmente le pratiche illecite, contribuendo a formare i cittadini e soprattutto le nuove generazioni al rispetto e alla tutela del patrimonio culturale e specialmente dei beni archeologici. Un museo che sia anche, allo stesso tempo, un centro informativo territoriale ed extra territoriale dedicato alla cultura falisca, lavorando in sinergia con il Parco Regionale Valle del Treja e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale, e che al contempo promuova la ricettività turistica del territorio attraverso la valorizzazione del peculiare patrimonio archeologico".
La prima esposizione virtuale è incentrata sul tema “Le principesse di Narce nel mondo: Bambine, Spose e Madri falische tra VIII se VII secolo a.C.” che si presta a più livelli di lettura e fruizione.
PROGRAMMA
Polo Culturale di Mazzano Romano,
piazza Giovanni XXIII
ore 18.00
saluti delle autorità e apertura del museo
ore 18.30
visite guidate al MAVNAin mostra LE PRINCIPESSE DI NARCENEL MONDO: BAMBINE, SPOSE EMADRI TRA VIII E VII SECOLO a.C.
ore 20.00
il Direttore del Museolegge ai bambini di Mazzano il libro "Si chiamava Narce… Una storia tra sogno e realtà"(di Michela Grimaldi e Sergio Trama)
ore 21.00
cena in piazza e a seguire concerto per i festeggiamenti diSan Nicola di Bari, Patrono di Mazzano Romano(a cura dell’Associazione Pro Loco)
Sito web: www.mavna.it
Fonte: Futouring, Provincia di Roma