Indagini diagnostiche per la sicurezza del David

L'architetto Fernando De Simone ha condotto un'analisi scientifica, durata circa un anno, sulla stabilità del David di Michelangelo. Il rapporto, consegnato alla Regione Toscana e al Comune di Firenze, evidenzia alcune criticità e consiglia un trasferimento della scultura che, se lasciata dove si trova ora, potrebbe subire l'effetto delle vibrazioni dei treni ad alta velocità in transito nei tunnel distanti solo 600 metri dalla sua attuale collocazione. Dalle indagini diagnostiche effettuate, è risultato che la statua presenta delle microfratture nelle caviglie e piccole crepe che potrebbero aumentare qualora il David continuasse a essere sottoposto a molteplici sollecitazioni.

Certo che il David non è nuovo a questo stress!
Infatti, lo stesso De Simone ricorda che ''le caviglie del David sono sottoposte anche alle vibrazioni del traffico automobilistico limitrofo alla Galleria dell'Accadema. Se si dovvessero aggiungere le vibrazioni e le risonanze causate dai macchinari che scaveranno i tunnel ferroviari dell'alta velocità e poi dal passaggio dei treni ecco che i rischi di crollo diventertebbero reali''.

Non solo, l'architetto si ha spiegato che anche i visitatori hanno il loro peso, infatti i gruppi di visitatori, che si avvicinano e si allontanano quasi simultaneamente dalla statua (un gruppo di 60 visitatori pesa circa 4,5 tonnellate), provocano vibrazioni.

L'architetto, che ha realizzato già altre costruzioni sotterranee in varie parti d'Italia propone dii trasferire il David in un museo sotterraneo che proteggerebbe la statua anche in caso di terremoto ed inoltre si potrebbe consentire al visitatore la sua osservazione, tra l'altro, da ogni punto di vista, quindi non solo frontalmente, ma lateralmente e dall'alto. ''Un'osservazione - aggiunge De Simone - dai punti di vista ascendenti e discendenti e spiralati, grazie a delle rampe e delle scale intorno alla statua. Un modo di vedere la celebre scultura come desiderava lo stesso Michelangelo e come ha scritto il grande critico dell'arte Carlo Ludovico Ragghianti, di cui io sono stato allievo".

(Fonte: Redazionale)

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