Nell'area sacra del Lapis Niger, nei Fori Romani, è stata recentemente inaugurata una nuova postazione multimediale che rende la recinzione del cantiere di scavo e restauro un'inusuale parete mutlimediale. Su quest'area è attualmente attiva una ricerca archeologica dove in passato è stata ritrovata una delle più antiche iscrizioni in lingua latina, datata al 565 a.C. Si prevede di continuare le attività di scavo di messa in sicurezza dei reperti.
La Soprintendenza per i Beni Archeologici di Roma insieme alla Facoltà di Architettura dell'Università Politecnica di Mardrid ha ideato la nuova installazione multimediale. Il progetto, svolto all'interno del Master Instalaciones Efi'meras, ha previsto una prima attività di studio per approfondire le conoscenze storico-artistiche sul luogo. Successivamente, insieme alla società Indissoluble, si è passati alla fase di progettazione dell'installazione e creazione dei contenuti multimediali. Infine gli studenti hanno operato sul sito del Foro romano per installare l'innovativa recinzione dotata di alcuni spioncini.
Si tratta infatti di alcune piccole finestre attraverso le quali i visitatori possono conoscere le attività di ricerca e restauro e dare uno sguardo sul cantiere stesso, vedere le attività di scavo in atto o quelle passate. E' altresì possibile esaminare nel dettaglio l'iscrizione latina riprodotta in 3D grazie ad un rilievo con laser scanner.
Il progetto vuole quindi rendere fruibile il sito aprendo virtualmente le porte del cantiere ai visitatori in modo da far conoscere al pubblico, mediante le tecnologie, le attività di ricerca, scavo e restauro.
Fonte: Corriere Romano, Dire.it, Indissoluble