Secondo il 'Rapporto sulla competitività europea 2010' le industrie culturali e creative in Europa sono uno dei settori più dinamici, che rappresentano il 3,3% del PIL dell'Unione Europea e il 3% dell'occupazione. Inoltre, dato l'immenso patrimonio culturale concentrato in Europa, i settori creativi e culturali sono il veicolo di significativi cambiamenti di stili di vita e del progresso, tra cui lo sviluppo di nuovi posti di lavoro, modi innovativi per avvicinarsi ai capolavori del patrimonio culturale e l'instaurarsi di dialoghi intergenerazionali e interculturali.
Per questo nel 2011-12, la Commissione europea ha investito ca. 100 M € l'anno in tecnologie per contenuti digitali e il patrimonio culturale. Il sostegno va alla ricerca e all'innovazione in strumenti per la creazione di contenuti, l'accesso e la conservazione.
In questa luce, il progetto eCultValue che è iniziato il 1 febbraio 2013 vuole sostenere e incoraggiare l'uso delle nuove tecnologie che hanno il potenziale di rivoluzionare nuovi modi per accedere ai beni culturali e le esperienze offerte dalle risorse culturali in ambienti reali e virtuali o un mix di entrambi .
eCultValue gode della collaborazione delle principali stakeholders nel settore ICT e nel campo cultura-arte e usufruisce di un consorzio veramente internazionale dei principali paesi europei che contano la maggior parte del Patrimonio culturale mondiale patrimonio. Il eCultValue è composta dal Research and Innovation Centre in Information, Communication and Knowledge Technologies ATHENA, Grecia, European Forum o e-Excellence, Regno Unito, Association for Culture and Education Kibla, Slovenia, The European Museum Forum, Regno Unito, Cultural Heritage on-line , Francia, e ESOCE, Italia (coordinatore).
Tra le altre attività, eCultValue organizzerà una serie di eventi coinvolgenti e interattive, come le "Giornate del Dialogo eCult" che riunirà le parti interessate, i progetti e le iniziative condotte e gli utenti finali per discutere di come beneficiare delle nuove tecnologie ICT per render l'arte e il patrimonio più accessibile al pubblico. Stage estivi formeranno divulgatori eCult sulle tecnologie disponibili e sugli scenari nei quali saranno meglio utilizzate.
All'interno del progetto è stato creato l'Osservatorio eCult, una piattaforma on-line, che agirà come un "one-stop-shop" per il patrimonio culturale, le nuove tecnologie e lo scambio di conoscenze.
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.ecultvalue.eu o contattare il responsabile a
Fonte: Redazionale