Communicating ancient polychromies: the Spatial Augmented Reality experience, dello Studio Glowarp

Communicating ancient polychromies: the Spatial Augmented Reality experience, dello Studio Glowarp

Presso il British Museum di Londra nei giorni 9 e 10 Novembre al "9th International Round  Table On Polychromy In Ancient Sculpture And Architecture", è stato presentato il contributo dal titolo "Communicating ancient polychromies: the Spatial Augmented Reality experience" dello Studio Glowarp.

Utilizzare la Spatial Augmented Reality (S.A.R.) in queste tipologie di contesti a fini comunicativi e come mezzo per valorizzare i reperti o di “ricostruzione dell’assenza” tramite la creazione di opportuni contenuti multimediali è l'oggetto di Glowarp. Presentati due casi di studio: il primo è la colorazione ipotizzata su una copia in 3D di un frammento del fregio del Partenone custodito al British Museum.
Il secondo caso di studio, condotto in collaborazione con la Fondazione Archeologica Canosina Onlus, riguarda l'ipotesi di ricostruzione della parte mancante del fregio dell'Ipogeo del Cerbero sito in Canosa di Puglia (Bt), che sarà presentato alla cittadinanza entro dicembre.
In questi oggetti infatti la narrazione è resa difficoltosa o dalla particolare fragilità dei pigmenti, dalla forte frammentazione visiva o dalla mancanza completa di pigmenti. Tale contributo vuole discutere dei limiti e delle potenzialità di tale tecnologia al fine di rendere visibili le antiche policromie fornendo così interessanti prospettive di utilizzo per il video mapping.
Ad entrambi gli studi ha partecipato la Dott.ssa Valeria Amoretti,  Funzionario Antropologo presso il Laboratorio di Ricerche Applicate e Giuseppe Fiorelli - Parco Archeologico di Pompei.

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