Fino al 29 Gennaio 2016 sono aperte le iscrizioni al Master Interfacoltà di II livello in “Architettura per l’Archeologia. Progetti di valorizzazione del patrimonio culturale” presso le facoltà di Architettura (Dipartimento di Architettura e Progetto) e la Facoltà di Lettere e Filosofia (Dipartimento di Scienze dell'Antichità) dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Il Master propone un percorso didattico finalizzato alla formazione di una figura professionale competente nell'affrontare la complessità culturale e tecnica degli interventi di valorizzazione in contesti archeologici. Questo profilo professionale sarà in grado di coniugare capacità progettuali, strumentazioni metodologiche e tecnico-scientifiche per operare in contesti stratificati nel rispetto dei valori storico-ambientali. L’Italia è disseminata di luoghi in cui il rapporto tra archeologia, spazio urbano e aree agricole rappresenta la realtà materiale e concettuale per possibili sinergie progettuali: se il “passato” non è solo morta eredità ma fonte preziosa di significati contemporanei, l’archeologiarappresenta il fondamento di nuovi valori relazionali, la cui identità è rafforzata dalla presenza simultanea di passato e presente nel processo culturale del progetto.
L’obiettivo del percorso formativo è quindi la creazione di una lingua condivisa fra architettura e archeologia, al fine di realizzare un migliore coordinamento in campo professionale fra le due discipline, anche alla luce di recenti direttive degli organi internazionali che si occupano di conservazione e tutela delle eredità storiche, che incoraggiano le interazioni fra le due professioni.
In particolare un recente documento dell’UNESCO,che definisce il concetto di "Paesaggio storico urbano",mira ad integrare il patrimonio e la sua vulnerabilità nel contesto più ampio della crescita delle città, contese tra sviluppo e conservazione del territorio, promuovendo azioni trasversali tra diversi operatori. Azioni che vengono sollecitate anche nella normativa italiana relativamente alle valutazioni preventive di interesse archeologico nei progetti di interesse pubblico (D.Lgs. 163/2006).
La sperimentazione del Master mira a far convergere due campi disciplinari i quali, benché contigui da un punto di vista epistemologico, negli ultimi decenni si sono affrontati (almeno in Italia) in modo conflittuale. In questa direzione è prevista l’attivazione di specifiche collaborazioni e tirocini con enti pubblici competenti ed altri organismi pubblici e/o privati impegnati nella tutela e valorizzazione dei beni culturali e del loro contesto territoriale.
Nel proporre una formazione di alto livello, la didattica del Master vuole pertanto rafforzare il carattere trans-disciplinare della formazione di architetti e archeologi, mettendo in luce le correlazioni, nel rispetto delle identità professionali e delle autonomie di campo.
Sul piano teorico e progettuale saranno affrontate le tematiche riguardanti la valorizzazione dei luoghi e dei manufatti attraverso il restauro e la conservazione, l’inserimento del nuovo nell’esistente e le problematiche di integrazione e completamento che ne derivano. Inoltre, sulla base della normativa nazionale europea e internazionale, il Master pone l’accento sui temi riguardanti la valorizzazione di ambiti urbani e territoriali, dove la componente storica, nel contesto urbano e paesaggistico, costituisce l’aspetto qualitativo del progetto.
Da un punto di vista tecnico, il Master fornisce le conoscenze di base necessarie alla comprensione dei luoghi e dei manufatti, alla cultura del progetto in ambito storico e alla preparazione tecnica sui principali sistemi di gestione dati (GIS e SIT), su i programmi di grafica e di cartografia digitale, nonché di modellazione tridimensionale, con particolare attenzione alle ricostruzioni “virtuali” quali possibili ipotesi interpretative per interventi reversibili sulla materia della storia.
I partecipanti acquisiranno quindi competenze specifiche nell’ambito dei Beni Archeologici e della cultura architettonica contemporanea, quale veicolo necessario per la valorizzazione dei reperti, con particolare attenzione a:
• comprensione del progetto di interpretazione
• progettazione innovativa per la valorizzazione e fruizione dei beni archeologici
• metodologie proprie dell’archeologia preventiva in funzione della redazione di carte del rischio archeologico secondo quanto previsto dall’attuale normativa
• gestione di un cantiere di scavo
• sistemazioni in corso d’opera e finale degli scavi e delle indagini sul terreno
• programmi di disegno e di cartografia digitale
Nel Master verranno affrontate anche l'applicazione di tecnologie digitali al rilievo: disegno, modellazione, elaborazione di immagini;cartografia e strumenti di riferimento topografico; strumenti digitali nella cartografia.
Informazioni complete nel Bando disponibile a questo link.
Fonte: Sapienza Università di Roma
Foto: Arco del Foro, Carsulae, foto di Ylenia Vassere, vincitrice al Concorso Fotografico Wiki Loves Monuments Italia 2015
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