MISSIONI ARCHEOLOGICHE NEL MEDITERRANEO CICLO DI INCONTRI. Ricerca storica, identità e conflitti di ieri e di oggi

MISSIONI ARCHEOLOGICHE NEL MEDITERRANEO CICLO DI INCONTRI. Ricerca storica, identità e conflitti di ieri e di oggi

Il ciclo di incontri sulle Missioni Archeologiche nel Mediterraneo si inquadra all'interno di un'iniziativa attivata da ITALIA NOSTRA in collaborazione con il Parco Archeologico dell’Appia Antica (Soprintendenza e Istituto autonomo del MIC) e l’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte (INASA), al quale Archeomatica ha dato la propria adesione e collaborazione. 

Il ciclo di incontri si'inquadra nell’ambito dei "Sabati di Arte Cultura a Capo di Bove" sull’Appia antica: via di terra e di mare all’Oriente.

Con l’adesione del Museo delle Civiltà e della Società Geografica Italiana e la disponibilità dei relatori e gli esperti individuati con accordi e collaborazioni specifiche, così come inseriti in un cronoprogramma a cadenza mensile del Ciclo di appuntamenti: ciascuno dedicato a luoghi, identità, storie, diari, biografie, testimonianze, riflessioni politiche e storiche sul Mediterraneo di oggi e i conflitti che lo agitano, in presenza dei protagonisti di scoperte e di relazioni che hanno animato e animano la ricerca archeologica nei territori in esame.

Gli incontri interesseranno le seguenti aree geografiche: Albania, Repubblica della Macedonia del Nord, Grecia, Turchia, Armenia, Kurdistan, Iraq, Siria, Libano, Palestina, Giordania, Egitto, Libia, Tunisia, Etiopia, Eritrea.

Sempre circondate da un grande fascino, ma quasi mai note al grande pubblico, le missioni archeologiche italiane all’estero interessano ancora oggi le aree geografiche del mondo tra le più disparate. Imprescindibile è la rilevanza scientifica che tali missioni hanno avuto e continuano ad avere per la scoperta e la ricostruzione delle civiltà oggetto delle ricerche, ma le attività di indagine all’estero hanno anche messo in luce gli stretti rapporti tra l’archeologia e le questioni geopolitiche delle zone interessate, dalla questione coloniale alla dipendenza, oggi più che mai attuale, della ricerca archeologica ai coinvolgimenti politici e identitari, che la “scoperta” della storia dei luoghi porta con sé. 

Soprattutto negli ultimi duecento anni, al sorgere delle grandi imprese coloniali in Europa, l’archeologia (lontana da essere una disciplina neutrale) e in senso più largo tutto il patrimonio culturale erano stati usati come strumento di potere simbolico nella competizione delle invasioni europee. Gli interessi colonizzatori di molti stati europei e l’esigenza di costruire e consolidare alcune identità nazionali hanno contribuito a definire il ruolo dell’archeologia come disciplina regina per ricostruire e tutelare le antichità greco-romane, considerate nella visione politica e intellettuale del tempo come radice comune della civiltà occidentale. La scoperta e l’appropriazione del patrimonio archeologico divenne dunque un vero e proprio terreno di confronto politico, su cui si muovevano le imprese dell’Europa coloniale. 

Il ciclo di incontri, articolato per zone geografiche di interesse, ripercorre la storia delle missioni archeologiche italiane, così da far emergere alla coscienza collettiva il ruolo politico dell’archeologia, intesa tra i dispositivi che hanno sostanziato e supportato le politiche coloniali europee e la formazione degli Stati nazionali. Verranno così messe in luce le contraddizioni tra la pretesa di neutralità scientifica del sapere storico archeologico e il suo stretto rapporto con il potere e le ideologie, indagando il ruolo che l'archeologia italiana ha avuto e continua ad avere nelle questioni politiche e sociali dei paesi in cui si svolgono le missioni di ricerca e, soprattutto, il ruolo economico di scambio negli avvenimenti della storia contemporanea. 

Il ciclo di appuntamenti sarà però dedicato non solo alla ricostruzione storica, ma questa piuttosto rappresenterà lo strumento privilegiato per la comprensione dei rapporti geopolitici, delle contese identitarie e soprattutto dei conflitti che in maniera sempre più drammatica stanno attraversando il nostro presente con il rischio di cancellare culture millenarie.

Gli incontri saranno organizzati nei seguenti luoghi:

- ​  Sala conferenze Viale Liegi sede nazionale Italia Nostra

-   ​Sala conferenze Capo di Bove Sede Parco Archeologico dell’Appia  

-   ​Sala conferenze Palazzo Venezia INASA

-   Sala conferenze Museo Pigorini, Eur

-   Sala conferenze Società Geografica Italiana

 

Programma degli incontri 2024.

  • REPUBBLICA MACEDONIA DEL NORD, sabato 28 settembre, ore 9.30, Capo di Bove, Parco Archeologico dell’Appia Antica;
  • ALBANIA, sabato 19 ottobre, ore 9.30, Capo di Bove, Parco Archeologico dell’Appia Antica;
  • IRAQ, sabato 16 novembre, ore 9.00, Italia Nostra, Viale Liegi 33;
  • SIRIA, sabato 23 novembre, ore 9.00, Italia Nostra, Viale Liegi 33
  • GRECIA, sabato 14 dicembre, sede e orario da definire.

 

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PRIMO INCONTRO 28 settembre 2024

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