Inizia dall'Appia Antica, la Regina Viarum, il Forum TECHNOLOGYforALL 2016

Una vista sul Complesso della Villa di Massenzio

Grazie alla disponibilità della Sovrintendenza Capitolina ed alla collaborazione con l’associazione nazionale Italia Nostra, da sempre impegnata nella salvaguardia del patrimonio storico-paesaggistico della via Appia Antica, gli utenti del Forum TECHNOLOGYforALL 2016 potranno vedere all'opera le tecnologie innovative per il territorio e i Beni Culturali, in uno dei contesti più prestigiosi e unici del mondo antico qual’è il Complesso residenziale dell’imperatore Massenzio (resti del palazzo, circo e mausoleo dinastico). Le attività operative proseguiranno lungo l’asse dell’antica strada consolare e le aree laterali antropizzate del tessuto urbano.

In questo contesto inizierà, il 4 ottobre prossimo, il Forum TECHNOLOGYforALL 2016 con il workshop dimostrativo delle tecnologie applicate al patrimonio culturale, al territorio e le smart city.

L'Appia Antica rappresenta una delle aree archeologiche più prestigiose al mondo, in un contesto dove patrimonio culturale, paesaggio, ambiente e tematiche legate alla coesistenza di antico e moderno si fondono ora anche attraverso tecnologie Smart City. Sicurezza, tutela assistita, informazione multicanale e memoria digitale sono gli elementi chiave che si intrecciano per consolidare la fruizione offerta al binomio patrimonio e turismo del terzo millennio.

Con i suoi 700 km di basolato, l'Appia Antica è stata di fatto una delle infrastrutture dell'impero romano che ci ha insegnato la valenza strutturale delle vie di comunicazioni, apripista della dominazione culturale, politica e storica di una civiltà esemplare come quella dell'antica Roma.

700 km che si snodano attraverso 4 regioni percorrendo quasi la metà dello stivale italiano, passando tra campagne singolari, centri storici, paesaggi industriali e contesti culturali singolari in termini di tradizioni, luoghi e memoria.

700 km dove la complessità del paesaggio rende necessario l'impiego di tecnologie particolarmente efficaci ed integrate per documentare, progettare e gestire il territorio.

700 km che hanno la loro prosecuzione al di là dell'Adriatico nell'altra grande arteria, concepita e costruita in connessione alla Regina viarum, la via Egnatia, la strada romana che attraversando i Balcani conduceva sino a Costantinopoli.

 

Il Forum TFA 2016 è il luogo ideale per confrontarsi su quelle che saranno le tecnologie protagoniste, le migliori soluzioni per acquisire dati e per delineare uno scenario di memoria digitale del Patrimonio. Grazie alla collaborazione con Italia Nostra verranno anche dettati principi generali di base per tracciare una guida metodologica per la gestione di un patrimonio particolarmente complesso come quello della Via Appia, le cui infrastrutture sono state inglobate nel tempo dal territorio e costruito attuale circostante.

 

La Villa di Massenzio
Il complesso, progettato in una inscindibile unità architettonica, è costituito da tre edifici principali per celebrare l’Imperatore Massenzio.
L'intera area che si estende tra il secondo e terzo miglio della via Appia Antica è costituito da tre edifici principali: il palazzo, il circo ed il mausoleo dinastico, progettati in una inscindibile unità architettonica per celebrare l’Imperatore Massenzio, lo sfortunato avversario di Costantino il Grande nella battaglia di Ponte Milvio del 312 d.C.

Il circo di Massenzio è l'unico dei circhi romani ancora ben conservato in tutte le sue componenti architettoniche. Esso si sviluppa da est ad ovest, lungo il leggero pendio di una valletta fiancheggiata da due alture, a nord e a sud, sulle quali si sono insediati rispettivamente il palazzo imperiale e la tomba di Cecilia Metella. Nel lato sud-ovest si innalzano, ancora quasi del tutto integre, le due torri poste all'estremità dei carceres, gli spazi dai quali si schieravano per la partenza i carri da corsa. L'insieme che in antico assumeva l'aspetto imponente di una fortificazione, tanto da meritare l'appellativo di oppidum, manca completamente dell'alzato. L'ingresso principale, la porta Triumphalis, si apre ad est, sul lato curvo del monumento, addossato ad un banco di tufo sul quale si adagia una ripida gradinata; altri due ingressi sono tra le torri e l'inizio dei lati lunghi del Circo, sulle volte di cementizio dei quali si impostano le gradinate per gli spettatori. Sul lato nord si apre il Pulvinar, il palco imperiale collegato al palazzo da un lungo criptoportico, sul lato sud sono i resti delle costruzioni relative al palco dei giudici di gara, il Tribunal Iudicum.

La pista del circo, divisa in due settori dalla “spina”, struttura centrale lunga 296 metri, pari a 1000 piedi romani, era ornata da vasche d'acqua oltre che da sacelli ed opere scultoree: al centro di questa si ergeva l'obelisco in granito che papa Innocenzo X, nel 1650 fece trasportare a Piazza Navona per decorare la “Fontana dei fiumi” del Bernini. La “spina” era delimitata alle due estremità da corpi di fabbrica cilindrici, le metae che assumevano la funzione tecnica di punti di svolta per le corse (dal sito della Sovraintendenza Archeologica del Comune di Roma).

 

Per tutte le informazioni sul programma e le modalità di partecipazione visitate: www.technologyforall.it

Per gli approfondimenti sull'area del workshop potete visitare:
www.villadimassenzio.it
www.sovraintendenzaroma.it
Immagini del circo di Massenzio

Video del Complesso in fondo alla notizia.

 

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