Museo, auditorium e polo di ricerca: questo è il Museo del Violino di Cremona. Un luogo unico che custodisce e celebra cinque secoli di liuteria cremonese attraverso l’incontro diretto con i più grandi maestri e i loro strumenti, a partire da Amati, Stradivari e Guarneri del Gesù. Ed è in questo luogo simbolo di una delle eccellenze del patrimonio culturale italiano che si svolge la giornata di studi "ARTE, CULTURA e SICUREZZA: L’ACCORDO PERFETTO" organizzata per Giovedì 20 Ottobre 2017 dalla Fondazione Enzo Hruby di Milano – da anni impegnata per sostenere la protezione del patrimonio culturale italiano contro furti, sottrazioni e vandalismi attraverso l’utilizzo delle più moderne e avanzate tecnologie di sicurezza - e dal Museo del Violino.
La giornata di studi è dedicata al tema della sicurezza in ambito museale e riunisce gli esponenti di alcune delle realtà più significative del nostro Paese intorno a un tema che è necessario affrontare con urgenza dopo che la vulnerabilità delle realtà italiane è emersa più volte negli ultimi anni.
I lavori vengono aperti da Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona e Presidente della Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari. A seguire, intervengono Virginia Villa, Direttore Generale del Museo del Violino, Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby, Eike Schmidt, Direttore della Galleria
degli Uffizi, e Guido Gandino, Direttore della Direzione Cultura del Comune di Genova. Modera l’incontro Armando Torno, editorialista de “Il Sole 24 Ore”.
“I sistemi di sicurezza presenti nei nostri musei - dichiara Carlo Hruby – in molti casi si sono dimostrati carenti e inadeguati e a volte si evidenzia la mancanza di una corretta sensibilità verso il tema della sicurezza, che costituisce la prima forma di tutela e il presupposto indispensabile per ogni altra attività legata ai beni culturali. Le moderne tecnologie di sicurezza e di videosorveglianza consentono oggi, in ambito museale e non solo, di assicurare alle opere una protezione costante, sempre attiva, e con costi molto più contenuti rispetto al passato. Questo perché l’evoluzione tecnologica ha reso disponibili dispositivi fino a poco tempo fa inimmaginabili, quali i sistemi senza fili a elevata affidabilità, gli scanner laser, le termocamere, gli accelerometri e i sistemi di analisi video, che consentono di ottenere un alto livello di protezione – anche in funzione di prevenzione del crimine – senza ostacolare, ma anzi favorendo la fruizione degli spazi e delle opere. Le apparecchiature di sicurezza vanno però sempre scelte con consapevolezza, correttamente utilizzate da personale specializzato e sottoposte a regolare manutenzione. In questo modo è possibile trovare l’accordo perfetto tra arte, cultura e sicurezza, e valorizzare così la più grande risorsa del nostro Paese”.
"Mission di ogni Museo - osserva Virginia Villa - è tutelare i beni ed agevolarne la fruizione da parte dei visitatori. Il Museo del Violino, inaugurato tre anni fa, è una realtà particolare, poiché gli strumenti non solo sono esposti ma vengono anche suonati nell’Auditorium Giovanni Arvedi interno alla struttura di Palazzo dell’Arte. Già in fase di progettazione si è dunque posta particolare attenzione ai temi della sicurezza e con impegno quotidiano si cerca di innalzare ulteriormente gli standard attuali. Oggi MdV è modello e riferimento per le maggiori collezioni internazionali. Con orgoglio ricordo che fino al 18 dicembre sarà esposto a Cremona lo Stradivari Messia, il violino più prezioso al mondo. Dal 1940, quando fu donato all'Ashmolean Museum di Oxford, mai aveva lasciato la sua teca e l'Università. In questa occasione il Museo del Violino si è potuto avvalere della consulenza e della collaborazione della Fondazione Enzo Hruby che ha offerto il proprio known how ed ha generosamente finanziato il potenziamento ed il miglioramento del sistema di videosorveglianza".
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Fonte: Fondazione Enzo Hruby