Al Museo Salinas di Palermo tornano le Invasioni Digitali 3D

Al Museo Salinas di Palermo tornano le Invasioni Digitali 3D

Dopo il successo delle prime "Invasioni Digitali in 3D" compiute il 29 aprile 2015 al Museo Salinas, anche quest'anno il Museo di Palermo, attualmente chiuso per un lungo restauro, si apre alle invasioni digitali, l'iniziativa dedicata alla promozione dei musei mediante i social media con una particolare iniziativa in 3D.

Il progetto è coordinato da Elisa Bonacini, ambassador delle Invasioni Digitali in Sicialia, nato su proposta di Laura Inzerillo dell'Università di Palermo, coinvolgendo studenti di Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio in un processo di co-creazione di contenuti digitali 3D anche con l’ausilio di smartphone.
L'anno scorso, dopo un ciclo di seminari preparatori, sono stati realizzati modelli 3D di reperti della mostra “LIKE-Restauri e scatti. Il volto inedito del Salinas” utilizzando le tecniche di fotomodellazione tridimensionale dei software gratuiti e open source. I modelli creati saranno condivisi in rete con la community per consentire nuove forme di fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale.
Le invasioni digitali in 3D sono state anche oggetto di una recente pubblicazione da parte del Furnace Journal, rivista della Università di Birmingham (The Postgraduate Journal of the Ironbridge International Institute for Cultural HeritageUniversity of Birmingham).

Quest'anno le Invasioni Digitali in 3D si svolgeranno il 27 Aprile 2016 dalle ore 16.00 alle 18.30, presso la sede di Piazza Olivella sempre in collaborazione con gli studenti dell Scuola politecnica università degli studi di Palermo, Dipartimento di architettura Darch – Corso di laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio.  L'invasione riguarderà le grandi sculture del seicentesco Chiostro Maggiore, suggestiva cornice che accoglierà gli “invasori” nella secolare Casa dei Padri Filippini, dal 1866 sede del Museo Salinas, la più antica istituzione museale pubblica della Sicilia.
L’invasione sarà preceduta da un seminario tenuto da Elisa Bonacini dal titolo “Dalle invasioni digitali alle Invasioni 3D”.

 

l percorso da “invadere” si snoda all’interno della suggestiva cornice nella monumentale Casa dei Padri Filippini, dal 1866 sede del Museo Salinas – la più antica istituzione museale della Sicilia. Esso include: la statua arcaica d’arte fenicio-cipriota (VI sec a.C.) rivenuta nelle acque dello Stagnone  di Marsala; il ciclo delle statue di età imperiale romana (I sec. d.C.) provenienti da un’area pubblica della città di Tindari (Agrippina maggiore, Zeus Ourios, sacerdote e togati) e la statua colossale di Zeus (II sec. a.C.) da Solunto, tutte recentemente restaurate. Inoltre sarà possibile per tutti i partecipanti fotografare e condividere i reperti esposti alla mostra “Nutrire la città. A tavola nella Palermo antica”.

Sarà possibile condividere le immagini delle invasioni, oltre che nei propri account social, anche all’interno dell’evento creato nella pagina Facebook del Museo Salinas –> https://www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/events/842004845926848/, una pagina aperta ai contributi di tutti coloro che desiderano esprimere il loro pensiero. Gli hashtag da usare per la condivisione sono: #museosalinas #invadiamoilsalinas #invasionidigitali #siciliainvasa2016 #igerspalermo

All’edizione 2016, oltre al consueto patrocinio del Dipartimento Beni Culturali e dell’Identità siciliana e degli Instagramers di Palermo, aderiranno anche i Social Influencer di Palermo, la community di esperti nel settore della comunicazione online.

ISCRIVITI

 

Approfondimenti

Leggi il report delle prime invasioni digitali 3D
Leggi l'articolo: 3D #DigitalInvasions: a crowdsourcing project for mobile user generated content, di Elisa Bonacini, Laura Inzerillo, Marianna Marcucci, Cettina Santagati, Fabrizio Todisco (The Postgraduate Journal of the Ironbridge International Institute for Cultural Heritage, University of Birmingham, secon edition Cultural Heritage in a digital age)

Guarda il video in fondo alla notizia realizzato da Giusi Garrubbo.

 

Fonte: Invasioni Digitali, Museo Salinas

 

Related Articles