Le opere e la storia: tecnologia e comunicazione nel museo dei fori imperiali - mercati di traiano

Le opere e la storia: tecnologia e comunicazione nel museo dei fori imperiali - mercati di traiano

Inauguriamo un percorso di divulgazione e dibattito sui sistemi di comunicazione museale partendo da un esempio d’eccellenza in questo campo come i Mercati di Traiano e il Museo dei Fori Imperiali in essi ospitato dal 2007, nell’ambito del Sistema dei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma.

Raccontare la Storia e le storie che hanno attraversato i luoghi e creato gli “oggetti” esposti ed avvicinare così i “pubblici” in modo semplice ma non banale è oggi la mission di musei, contesti culturali, parchi e siti archeologici se vogliono essere organismi vitali nello sviluppo sociale ed economico, nel processo di integrazione culturale, nella formazione di una corretta identità attraverso il Patrimonio.
Il complesso traianeo da questo punto di vista è stato senza dubbio luogo di sperimentazione e formazione di best practice dalle pionieristiche aperture serali alla comunicazione multimediale, quale strumento di accessibilità al Patrimonio, intesa non solo come abbattimento delle barriere architettoniche ma anche divulgazione e disseminazione a tutto campo.
Obiettivi: superare il mero “consumo culturale”, innescare processi di identificazione per i quali il Patrimonio sia parte anche della storia personale oltre che di quella universale, attraverso la percezione di un rapporto spazio-tempo che dia senso ai luoghi e agli “oggetti”.
Metodo: l’avvicinamento a questi temi in chiave evocativa attraverso il linguaggio visivo, scritto, multimediale partendo da conoscenze e dati certi, per costruire l’identità culturale di un luogo nella sua giusta relazione spazio, tempo, materia/contenuto.
La prima pioneristica mostra multimediale internazionale realizzata in Italia, “Immaginare Roma antica-Guarda Roma da Romano”, ospitata nei 2005 nel Grande Emiciclo dei Mercati di Traiano ha dato il via a vere e proprie linee di ricerca e alla formazione di team secondo il principio della costante interdisciplinarietà tra “umanisti”, tecnologi, esperti di comunicazione, artisti.
Da allora e su queste basi è stato creato il “Sistema di comunicazione integrato”, realizzato nel 2007 con l’apertura al pubblico del circuito Museo dei Fori Imperiali nel complesso traianeo sul quale interviene Marina Milella nel suo contributo.
Il Museo diviene fucina per la creatività e i nuovi strumenti di narrazione: dalla storia del monumento ai “segreti dei restauri” nei filmati creati nel 2011 in un contesto apparentemente ostico come il cantiere di restauro sulla via Biberatica e di cui ci parlerà Stefano Fiori, alla valorizzazione della collezione di anfore romane più famosa con il cortometraggio “I viaggi delle anfore e il prof. Dressel”, che appassiona il team high-tech di Hubstract, nella sperimentazione
di innovativi device come nel caso di “Il Museo Glass Beacon” di cui all’intervento di Maria Caterina Schettini.
Le mostre diventano momenti fondamentali di dialogo col pubblico come quando nel 2014, in occasione del bimillenario della nascita di Augusto, il Museo organizza “Le chiavi di Roma. La città di Augusto”, culmine di uno dei più importanti progetti europei di rilievo per la creazione di piattaforme virtuali museali, V-MUST, mentre le opere “si raccontano” nell’esposizione prodotta dal Museo, “MADE in Roma. Marchi di produzione e di possesso nella società antica” nel 2016: ce lo racconta Simone Pastor.
Ma il Museo è anche le strutture, i luoghi, “il territorio”. Così la luce, le proiezioni, la sera che si anima sono aspetti fascinosi ed intriganti alla base delle “Antiche presenze”, di Livia Cannella, momento rilevante nel percorso di ricerca e di collaborazione interdisciplinare del Museo.
Nel 2014 e nel 2015 due “spettacoli” nelle aree del Foro di Augusto prima, del Foro di Cesare poi, “rivoluzionano” la percezione di questi siti archeologici, in stretta relazione col Museo. “Foro di Augusto. 2000 anni dopo” e “Foro di Cesare. Un viaggio nella storia” (ideati e realizzati da Piero Angela e Paco Lanciano, con la nostra Sovrintendenza e la società di servizi Zetema): il Museo sarà inserito tra i 35 selezionati (su 168) da ICOM nel 2016 in occasione della XXIV Conferenza generale destinata al rapporto fra “musei e paesaggi culturali”. Proprio per il valore del rapporto tra studio e documentazione, educazione e mediazione sul paesaggio di riferimento, per il coinvolgimento del pubblico.
Ma tutto evolve e si trasforma: nella prossima occasione vedremo come un altro grande imperatore, Traiano, è stato l’ispirazione per altre performance tecnologiche con un unico obiettivo: raccontare la Storia globale, far parlare gli “oggetti”.

Lucrezia Ungaro 
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

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