Le condizioni ambientali idonee sono uno dei fattori più importanti quando si tratta di riporre e conservare adeguatamente scoperte e oggetti archeologici. Al contrario di altri fattori di influenza, la temperatura e l’umidità non possono essere eliminate. Esse hanno effetti diversi sugli oggetti, a seconda del materiale o della combinazione di materiali. Serve quindi una varietà di condizioni ambientali per la conservazione durante il restauro o nei depositi. Non esistono valori limite precisi per i vari gruppi di materiali, ma esistono invece valori orientativi raccomandati. Il monitoraggio ottimale delle condizioni di temperatura e di umidità può essere garantito nei depositi e nel laboratori usando speciali strumenti di misura.
Per la cura delle scoperte sotto la loro responsabilità, gli enti archeologici cantonali lavorano attualmente con una varietà di sistemi che spaziano dai termoigrografi analogici o data logger tradizionali fino ai sistemi di misura centrali per il monitoraggio della temperatura e dell’umidità. Questi implicano l’effettuazione di misure in luoghi estremamente diversi. Da un lato vi sono locazioni di misura interne, come laboratori, depositi e frigoriferi o congelatori. Dall’altro, importanti punti di misura si trovano spesso anche all’esterno, nei siti degli scavi o nelle esposizioni di oggetti archeologici in prestito a comuni o musei.
I sistemi tradizionali presentano svantaggi cruciali in tale contesto. I singoli logger devono essere letti manualmente sul posto. Poiché i dati possono essere valutati solo retrospettivamente, non è possibile una risposta rapida in caso di problemi. I dati possono anche andare persi se ci si accorge troppo tardi di dover cambiare la batteria. Quando si utilizzano data logger di produttori differenti, servono anche diversi pacchetti software specifici dei produttori. Ciò non solo aumenta la complessità per l’utente, ma anche gli sforzi richiesti per la prova e l’installazione nella divisione IT.
Situazione iniziale:
Un rinomato istituto archeologico in Svizzera utilizzava da anni data logger di diversi produttori, con tutti i loro vantaggi e svantaggi. L’istituto stava ora cercando un’alternativa – una soluzione di misura flessibile, potenziabile e orientata al futuro. Questa doveva essere n grado di registrare dati ambiente interni ed esterni e di emettere avvisi attivi per violazioni dei valori limite o imminente sostituzione della batteria. In base alle esperienze maturate con l’utilizzo di diverse soluzioni individuali, l’istituto attribuiva grande importanza a un sistema integrato di livello superiore che consentisse di accedere a tutte le locazioni di misura tramite una piattaforma comune – e che fosse non da ultimo in grado di ridurre il prezzo per punto di misura. Inoltre, il sistema doveva funzionare in modo indipendente dall’infrastruttura IT interna, eventualmente con una soluzione cloud che richiedesse solo l’accesso a Internet.
Soluzione:
L’istituto ha deciso per il sistema di monitoraggio testo 160 sviluppato appositamente per soddisfare i requisiti di musei, archivi e applicazioni archeologiche. Il sistema include data logger in grado di misurare in modo affidabile l’umidità, la temperatura, l’illuminamento, i raggi UV e la concentrazione di CO2. Questi data logger usano la tecnologia WiFi standard per trasmettere le misure a un cloud. Testo Cloud è un’applicazione centrale per monitorare, documentare e gestire tutti i punti di misura, così come per emettere avvisi tramite sms o e-mail quando i valori di misura sono critici. Testo Cloud è accessibile con ogni web browser da PC, tablet o smartphone e offre quindi la massima flessibilità, in quanto i dati di misura possono essere controllati senza vincoli di luogo. Non servono più controlli di sicurezza da parte della divisione IT o l’installazione o manutenzione di software. Poiché i dati sono ottenuti anche in luoghi esterni, si è deciso di non usare la rete WiFi interna. Una rete WiFi separata è stata predisposta in parallelo usando router WiFi/4G standard con una scheda SIM. Tutti i valori di misura dei data logger testo 160 sono ora inviati al cloud in modo sicuro e a costi vantaggiosi tramite la rete 4G.
Il sistema di monitoraggio testo 160 in breve:
• Data logger per umidità, temperatura, illuminamento, raggi UV e concentrazione di CO2
• I valori di misura possono essere richiamati su tutti i dispositivi terminali tramite Testo Cloud
• Avvisi affidabili tramite SMS o e-mail
• Design discreto, struttura compatta
• Cover decorativa colorata per l’adattamento personale ottimale dei logger all’ambiente circostante
Conclusione:
Con i data logger testo 160, l’istituto archeologico dispone ra di più di 40 punti di misura interni ed esterni. Il campo di applicazione dipende dai valori orientativi propri dell’istituto. Una temperatura di +18°C e un’umidità del 45% UR sono lo standard per la conservazione. Costituiscono un’eccezione i metalli, che sono conservati in un ambiente asciutto a +18°C e a un massimo del 22% UR. I materiali organici sono a volte conservati in frigoriferi a +5°C e gli scavi in blocco in celle di congelamento a -24°C. Il monitoraggio chiaro e di semplice esecuzione di tutti i parametri climatici è ora possibile in un unico sistema e in tempo reale. In linea con i requisiti, il sistema è già stato esteso per includere ulteriori punti di misura, cosa che l’istituto è stato in grado di fare da solo grazie all’elevata flessibilità del sistema.
Maggiori informazioni:
Informazioni dettagliate sul sistema di monitoraggio testo 160 si possono trovare all’indirizzo www.testo.it