Rilievo tridimensionale e nuove indagini per la Fortezza da Basso: firmato il protocollo d’intesa

Rilievo tridimensionale e nuove indagini per la Fortezza da Basso: firmato il protocollo d’intesa

Da qualche giorno grande fermento intorno alla Fortezza da Basso di Firenze per un’attività di ricerca che a partire da un rilievo tridimensionale dell’intero complesso fornirà nuovi elementi per il suo studio e la sua riqualificazione conservativa. Con la firma del Protocollo d’intesa tra il Comune,  e l’Università degli Studi di Firenze, l’Istituto Geografico Militare e l’Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ICVBC) si è costituito un Comitato Scientifico per la messa a punto di un rilievo critico con il supporto di metodi avanzati e tecnologie di ultima generazione.

L’iniziativa, promossa dal Dirigente del Servizio Pianificazione Urbanistica del Comune di Firenze, dott. Domenico Palladino, con l’arch. Stefania Fanfani coinvolge, data l’importanza storica della Fortezza e della complessità degli interventi da prevedere, le Istituzioni scientifiche presenti sul territorio avvalendosi delle loro specifiche competenze.
Per approfondire la conoscenza del monumento, delle tecniche impiegate per la costruzione e del suo stato conservativo è stato predisposto un piano di indagine con rilievi architettonici 3D, prove geofisiche, saggi materici, analisi chimico-petrografiche e indagini archeologiche.

La prof. Grazia Tucci del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze, coordinatrice del Comitato  Scientifico, ha  sottolineato l’importanza della collaborazione tra le Istituzioni coinvolte per assicurare alla ricerca scientifica in corso la disponibilità delle più eccellenti competenze e delle più aggiornate tecnologie.

 

mobile mapping fortezza

 

Il rilievo verrà condotto con laser scanner  e fotogrammetria digitale, sperimentando anche sistemi di mobile mapping e riprese da droni: i ricercatori del Laboratorio di GEomatica per l’ambiente e la COnservazione dei beni culturali (GeCo) dell’Università stanno così elaborando un modello tridimensionale della Fortezza che sarà utilizzato dall’intero team interdisciplinare coinvolto negli studi. La documentazione prodotta e il modello tridimensionale costituiranno non solo una efficace testimonianza dello stato attuale del monumento ma anche un corretto supporto tecnico per la progettazione degli interventi futuri. Per questo è fondamentale il contributo dell’IGM che ha già iniziato l’attività con un gruppo di operatori della Direzione geodetica diretto dal dott. Renzo Maseroli per la realizzazione di una articolata rete di inquadramento geometrico di tutta l’area della fortezza e la determinazione, in planimetria e quota, dei punti di controllo.
 
Le indagini geofisiche saranno coordinate dai proff. Massimiliano Pieraccini e Lorenzo Capineri che utilizzeranno un radar prototipale che consente profondità di penetrazione superiori a quelle degli strumenti in commercio.
L’approccio archeologico 'sostenibile' (non invasivo ed economico) proposto dal prof. Guido Vannini, della scuola medievista fiorentina,  condurrà, in questa fase ad una lettura stratigrafica degli elevati.
Delle analisi chimico-petrografiche si occuperanno, in modo coordinato il dott. Emiliano Carretti dell’Università e la dott.ssa Emma Cantisani del CNR.

I risultati saranno presentati, alla conclusione di una prima fase di elaborazione, in occasione di un evento che sarà organizzato presso la sede dell’IGM nel prossimo mese di gennaio.

 

Fonte: Geco - Unifi

 

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