Grazie a tutti i partecipanti appartenenti al mondo delle professioni tecniche, della ricerca scientifica e delle pubbliche amministrazioni che hanno seguito lo scorso 18 settembre, presso la facoltà di Ingegneria La Sapienza, il convegno organizzato da Maria Marsella e dal Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale con il supporto di Survey Lab.
La valutazione dei danni e le strategie per la ricostruzione sono stati i temi al centro del convegno, analizzati e approfonditi da parte di ricercatori, esperti e operatori coinvolti nelle fasi di emergenza e di riorganizzazione dei territori del cratere, in tre sessioni distinte:
• Il terremoto e l’innovazione
• Il terremoto e gli interventi
• Il terremoto e le regole
Questo evento - sottolinea Maria Marsella - è stato organizzato a un anno dal sisma con lo scopo di mettere insieme tutte quelle componenti che entrano in gioco in questo terremoto, per conoscere gli interventi, cosa è stato fatto e cosa si sta facendo sul territorio, senza tralasciare l’aspetto molto importante delle normative.
Le attività sono state coordinate da Survey Lab e sono state patrocinate dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (DICEA) Sapienza di Roma, il cui direttore Daniela D’Alessandro, ha evidenziato come i corsi di studi della facoltà siano molto attenti alle emergenze, in particolare ai terremoti, dando grande risalto alle attività di prevenzione.
Nella sessione dedicata all’innovazione sono intervenuti Simone Atzori e Silvia Scifoni che hanno illustrato rispettivamente come scoprire le faglie attive con i satelliti radar e come utilizzare i dati di osservazione terrestre del programma satellitare Copernicus nelle fasi emergenziali e post sisma.
Wissam Wahbeh ha condiviso la sua esperienza legata alla ricostruzione presentando alcuni esempi, riguardanti casi studiati in Siria e nelle Marche, in cui sono state utilizzate tecniche per la ricostruzione virtuale.
Maria Chiara Pastore ha fatto conoscere il laboratorio “Nel cratere. Un laboratorio per la ricostruzione”, voluto dall’Architetto Stefano Boeri, che ha permesso di lavorare sul territorio coinvolgendo la popolazione.
Il Professor Giovanni Carbonara ha aperto la sessione dedicata agli interventi concentrandosi sui temi legati al restauro dei beni culturali nelle zone colpite dal sisma.
Gli studenti del corso in Ingegneria Civile hanno poi raccontato l’esperienza del laboratorio di geomatica nei comuni di Preci (PG) e Tufo di Arquata del Tronto (AP).
Successivamente Fabrizio De Franciscis ha parlato delle attività di ANAS per riaprire le strade in fase emergenziale, mentre Paola Marotta ha raccontato la sua esperienza illustrando i modelli di intervento in emergenza e di ricostruzione adottati nei terremoti che hanno colpito l’Italia a partire da quello de L’Aquila nel 2009.
Dopo un light lunch a base di prodotti tipici delle zone terremotate offerto da Survey Lab, si è aperta la sessione dedicata agli aspetti normativi.
Marina D’Orsogna ha introdotto il quadro normativo di riferimento sia per l’emergenza che per la ricostruzione post-sisma.
Daniele Iacovone ha analizzato gli aspetti legati alla pianificazione urbanistica, e Danilo Casagrande ha esposto il lavoro del Comitato "Ricostruire Pantana" di Montegallo (AP) che ha proposto interessanti iniziative per una ricostruzione che parta dal basso, alcune delle quali portate da Maria Marsella al Comitato tecnico scientifico per la ricostruzione.
Ringraziando tutti per la partecipazione, segnaliamo a chi non è potuto essere presente che sono disponibili online le registrazioni dei singoli interventi (montaggio a cura di Survey Lab) e le interviste ai relatori realizzate da Aracne Editrice.
Fonte: Survey Lab