Manufatti litici per le illustrazioni arriva il Metodo STIVA (Stone Tools Illustrations with Vector Art)

Manufatti litici per le illustrazioni arriva il Metodo STIVA (Stone Tools Illustrations with Vector Art)
FiG. 1 - Istantanea della tavola da disegno del metodo Stiva.

I manufatti litici costituiscono una fonte fondamentale, spesso in molti contesti di rinvenimento l’unica disponibile, per studiare e comprendere le fasi più remote della civiltà umana e anche le più recenti. Registrare nei modi più corretti e completi possibili tutti i dati sulla realizzazione e l’uso di questa particolare tipologia di reperti archeologici, e comunicarli adeguatamente, è una questione rilevante della ricerca scientifica. Può aprire o viceversa precludere agli studiosi la possibilità di affrontare, in mancanza di altre testimonianze o di altre fonti informative, domande importanti come quelle sui modi di vita e di sostentamento, sulle strutture economiche, organizzative e sociali degli uomini che li hanno prodotti.

E di pari passo a una ricerca che nel settore negli ultimi decenni è andata sviluppando e perfezionando, con uno studio ragionato delle tecniche realizzative, un approccio cognitivo e concettuale tecnologico allo studio della cultura materiale, l'introduzione di tecnologie di imaging veloci e facili da usare ha finito per rivoluzionare anche il vecchio mondo dell'imaging archeologico. Prima dell'introduzione delle tecnologie di imaging digitale come la fotografia, la fotogrammetria e la scansione tridimensionale, le illustrazioni litiche erano comunemente disegnate da artisti e archeologi. Tali rappresentazioni grafiche, spesso utilizzate nelle pubblicazioni scientifiche, sono state sino a oggi lo strumento più efficace per scopi di ricerca e per il coinvolgimento del fruitore comunicando le caratteristiche tecnologiche e morfologiche degli strumenti in pietra.

Il più veloce ed efficiente di questi moderni metodi di imaging è oggi sicuramente la fotografia digitale: data la facilità di accesso alle macchine fotografiche digitali, la loro convenienza e il loro uso diffuso è divenuto il metodo principale per la rappresentazione di manufatti.

Quando si fotografano i manufatti litici molte variabili devono essere prese in considerazione. Colore della superficie, patinatura, rugosità, irregolarità, tipo di materia prima, opacità e illuminazione dello sfondo sono solo alcune delle variabili con cui bisogna fare i conti quando si fotografa la pietra, e senza una conoscenza approfondita della fotografia facilmente si può ricorrere in errori. E certamente quando dettagli e aspetti dei manufatti sono oscurati da una presa fotografica impropria, importanti osservazioni e interpretazioni possono andare con tutta probabilità perse.

Il metodo STIVA (Stone Tools Illustrations with Vector Art) - presentato in un interessante articolo pubblicato su Plos One l'11 Maggio 2021- prevede l'illustrazione di manufatti litici utilizzando un software di grafica vettoriale (Adobe Illustrator ©). Questo metodo prevede la modellazione di oggetti tridimensionali iniziando dall'importazione di fotografie bidimensionali in software di fotogrammetria specializzati. Dispone di funzioni e strumenti nativi che rendono l'illustrazione digitale di manufatti litici più semplice e veloce rispetto ad altri software vettoriali non basati su abbonamento. Il metodo presenta dieci sezioni principali che costituiscono la creazione di un'illustrazione litica: fotografia, configurazione software vettoriale, scala, contorno, bordi cicatriziali, increspature, corteccia, simboli, composizione ed esportazione.

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FIG. 2 - Istantanea con uno dei passaggi del metodo Stiva (composizione e motivo colore).

Gli studi archeologici spesso sono incongrui e lo sono soprattutto quando bisogna confrontare manufatti provenienti da diversi siti e periodi di tempo. Con il protocollo "STIVA", un unico metodo può essere ampiamente utilizzato per illustrare manufatti litici provenienti  da qualsiasi contesto o cronologia. Questo metodo può quindi aiutare con la standardizzazione delle illustrazioni degli strumenti in pietra, offrendo il potenziale di nuove e inestimabili capacità comparative. Prendendo ispirazione dai processi tradizionali, il metodo "STIVA" traspone la rappresentazione dei litici da carta e penna a qualsiasi dispositivo digitale. Utilizzando fotografie di riferimento per il tracciamento digitale, combina la facilità d'uso e la velocità della fotografia digitale con il potere rappresentativo delle illustrazioni a mano.

Tuttavia, per produrre illustrazioni pubblicabili di alta qualità, è importante che l'illustratore abbia una buona conoscenza dell’analisi litica ovvero specificatamente per i reperti preistorici della tecnologia litica, ovvero dell’ambito di studio che ricostruisce le tecniche e i processi utilizzati per realizzare i manufatti. Per produrre figure oggettive, è necessario sapere cosa si sta disegnando e assicurarsi che non vengano realizzati elementi o componenti inesistenti. Per questo motivo è altamente consigliato avere una buona conoscenza della morfologia e della produzione degli utensili in pietra.

Sebbene esista già una varietà di metodi per l'illustrazione litica, con l'applicazione del metodo "STIVA" ci si aspetta che gli utenti producano illustrazioni pubblicabili e di facile utilizzo senza la dipendenza dall'esperienza e dall'abilità del disegno a mano. Con una pratica minima e l'accesso a software e hardware di illustrazione grafica, chiunque sia interessato ai litici, sia per motivi personali, educativi o professionali, può produrre le proprie illustrazioni litiche di alta qualità.

 STIVA è stato sviluppato appositamente per consentire a ricercatori, studenti ed educatori di creare illustrazioni chiare e competenti per qualsiasi applicazione, dalle pubblicazioni scientifiche alla divulgazione pubblica. Questo metodo può quindi aiutare con la standardizzazione delle illustrazioni degli strumenti litici, offrendo il potenziale di nuove e inestimabili capacità comparative.

Fonte: Plos One    Metodo STIVA


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