Luca Signorelli in gigapixel: scopri l'ultima opera

Luca Signorelli in gigapixel: scopri l'ultima opera

Luca Signorelli, Deposizione dalla Croce, particolare delle gocce di sangue raccolte da Maddalena,1516 (Chiesa di Santa Croce, Umbertide) © Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di Comune di Umbertide (Fig. 1)

Se si tratta di corpi umani e muscoli in azione nello spazio, ocorre chiamare in causa la figura di Luca D’Egidio di Ventura, più conosciuto come Luca Signorelli, artista cortonese attivo per mecenati quali papa Giulio II, Lorenzo de’ Medici, papa Sisto IV, Pandolfo Petrucci e tanti altri. Lo troviamo nelle stanze vaticane con l’amico di banco Bartolomeo della Gatta - artista poliedrico e sublime - a dipingere l’affresco con il Testamento e la Morte di Mosè del 1482, ma è presente anche in Umbria, in Toscana e negli ultimi anni di vita negli ambienti periferici del comprensorio cortonese. Staccatosi abbastanza celermente dall’iconografia tradizionale il Signorelli s’addentra in raffigurazioni dal ritmo convulso e metallico con ben in vista forme fisiche taurine tratte dall’ antica scultura.

In Alta Valle del Tevere la produzione è ampia ed è legata ai rapporti con la famiglia Vitelli, risale al 1516 la Deposizione dalla Croce, collocata nella parete dell’altare maggiore della chiesa di Santa Croce a Umbertide, attualmente chiusa per lavori di ristrutturazione antisismica. L’opera è considerata l’ultimo capolavoro dell’artista ed è una delle rarissime sue pale a trovarsi ancora in situ. La tavola, commissionata a Luca Signorelli dalla Confraternita di Santa Croce di Fratta (antico nome di Umbertide), nata probabilmente tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, presenta una pala centrale con la Deposizione e una predella autoportante suddivisa in tre scomparti con scene tratte dalla Leggenda della Vera Croce di Iacopo da Varagine, incorniciata dal 1611 in pomposo stile barocco dall’artista marchigiano Giampietro Zuccari.

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Fig. 2 - Luca Signorelli, Deposizione dalla Croce, nella predella: Storie della vera croce, 1516  (Chiesa di S. Croce, Umbertide) © Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di Comune di Umbertide

L’opera, momentaneamente non disponibile al pubblico, potrà ora essere osservata online in tutti i suoi dettagli, grazie ad Haltadefinizione che l'ha  digitalizzata in gigapixel. Nella pala l’episodio in primo piano vede la Vergine svenuta sulle ginocchia della donna pia e il corpo del Cristo che viene calato dalla croce con massima attenzione da due uomini sopra due scale. Ai piedi della croce la Maddalena, il San Giovanni e molte altre figure che sembrano inscenare un dramma sul palco dal ritmo incalzante, che si conclude sullo sfondo con il trasporto del corpo al sepolcro. Grazie all’alta risoluzione vi è la possibilità di individuare le gocce di sangue che la Maddalena raccoglie dai piedi del Cristo crocifisso, la minuscola lacrima che sgorga dal volto del San Giovanni ai piedi della croce, il crittogramma con le iniziali "LV" del Signorelli sulla manica della Veronica (creduta anche S. Elena) (fig.3) e svariati dettagli non percepibili ad occhio nudo. 

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Fig. 3 - Luca Signorelli, Deposizione dalla Croce, dettaglio della manica della Veronica, 1516 (Chiesa di S. Croce, Umbertide) © Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di Comune di Umbertide

Luca Ponzio, amministratore delegato di Haltadefinizione dichiara: "La digitalizzazione delle opere d'arte, come questa di Signorelli conservata a Umbertide, è fondamentale per la conservazione e la diffusione del patrimonio culturale. L'Italia è ricca di comuni che custodiscono veri e propri gioielli artistici da valorizzare e rendere accessibili, utilizzando anche le più moderne tecnologie, inclusi i sistemi di realtà virtuale, aumentata e mista. In Haltadefinizione prestiamo molta attenzione ai progetti che si propongono di far apprezzare opere significative, spesso meno note, sparse per il nostro territorio."

Haltadefinizione è in grado di gestire cantieri complessi in modo organico e coordinato, garantendo la massima sicurezza per le opere d’arte e l’istituto culturale che le conserva. Oltre alle campagne di digitalizzazione, promuove lo studio e la ricerca. L’azienda, inoltre, offre servizi di gestione, archiviazione digitale e preservazione di immagini in alta e altissima risoluzione tramite Coosmo, il proprio sistema di Digital Asset Management pensato appositamente per i patrimoni storico-artistici e per quelli aziendali. Dal 2024 fa parte del Gruppo Panini Cultura, un ecosistema di imprese che offre una gamma di servizi complementari e sinergici nell’ambito della tutela e valorizzazione dei beni culturali.

Lo studioso Giuseppe Sterparelli, autore della monografia sull’attività di Signorelli in Altotevere, dice: “l’esplorazione digitale permette di vedere finalmente bene le pose di alcune figure della predella, esplicitamente riscontrabili in opere di Piero della Francesca, rafforzando così la tesi dell’apprendistato di Signorelli presso il più anziano maestro.” Confermando la tesi di come la tecnologia di riproduzione Gigapixel sia uno strumento necessario anche per gli studiosi.

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