Livorno, ultimi test per il robot subacqueo Tifone

tifone livornoAnnunciato lo scorso febbraio Tifone è un robot sottomarino costruito per "rilevare, censire e monitorare a costi contenuti siti archeologici sottomarini, relitti e reperti isolati sommersi fino a trecento metri di profondità". Questa nuova tecnologia a disposizione di studiosi ed esploratori subacquei è stata messa a punto all'interno del progetto di ricerca Thesaurus, ora in fase di conclusione, finanziato dalla Regione Toscana e al quale partecipano numerosi centri di ricerca toscani.

Ecco il comunicato pubblicato il 27 agosto 2013 sul sito dell'Università di Firenze.

Stamani nelle acque antistanti il porto di Livorno, i ricercatori hanno testato in acqua il robot subacqueo autonomo, denominato TifOne, progettato dall’Università di Firenze e dall’Università di Pisa nell’ambito del progetto: il veicolo è stato utilizzato per individuare, tramite il proprio sonar, il relitto di una nave della seconda guerra mondiale sito a un miglio e mezzo al di fuori del porto di Livorno, ad una profondità di circa venti metri. La sperimentazione è stata realizzata in collaborazione con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Livorno e sotto la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.

Thesaurus, che è stato presentato oggi in una conferenza stampa nel Porto Mediceo di Livorno prima dell’uscita in mare, è l’acronimo di “Tecniche per I'Esplorazione Sottomarina Archeologica mediante I'Utilizzo di Robot autonomi in Sciami”. Al progetto, coordinato dal Centro “E. Piaggio” dell’Università di Pisa partecipano, oltre al Dipartimento di Ingegneria Industriale e al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Firenze, anche il Laboratorio di Segnali e Immagini dell’ISTI-CNR di Pisa, e il Laboratorio LARTTE della Scuola Normale Superiore di Pisa.

 

 “Tifone – spiega Benedetto Allotta, del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze – è dotato anche di telecamere per acquisire immagini, visualizzare la superficie del fondale, scansionarla in 3D e renderla fruibile analogamente alle registrazioni di Google Maps e Street View. I modelli tridimensionali dei siti e dei reperti potranno essere utilizzati per una simulazione o una visita virtuale”.

 Il robot ha una lunghezza di 3,7 metri, un peso di 170 chilogrammi, può superare i 5 nodi di velocità e ha un’autonomia di 8 ore. Il costo del progetto, che è iniziato nel marzo 2011, è stato di circa 1,8 milioni di euro.

Il battesimo in acqua di TifOne è avvenuto con successo nello scorso febbraio nel bacino di Roffia, a San Miniato (Pisa), con la verifica del corretto funzionamento dei sistemi di bordo che controllano velocità, rotta, profondità ed assetto del veicolo.

Nuove prove per la messa a punto della navigazione in mare sono state effettuate a luglio nelle acque di Antignano.

Da mercoledì 28 fino a venerdì 30 agosto, infine, TifOne raggiungerà i due robot gemelli TifTu e TifTri presso il bacino di Roffia per effettuare degli esperimenti di localizzazione e cooperazione in sciame (come un branco di cetacei) facendo uso di una rete di comunicazione basata su radio modem per la comunicazione in superficie e modem acustici per la comunicazione in immersione.

 

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Fonte: Unifi

Foto: Unifi, (gentilmente concessa dai Vigili del Fuoco di Livorno)

 

Leggi anche: Archeologia subacquea, pronto il robot Tifone

  

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