La villa medicea di Castello (patrimonio UNESCO 2013) ha uno splendido giardino di cui una delle principali emergenze è la Grotta degli animali, caratterizzata dalla intima fusione di elementi naturali e artificiali tipica dei giardini manieristi.
Le criticità evidenziate in passato nella documentazione dei giardini manieristi e degli apparati di fontane, grotte e ninfei che li connotano sono da riferirsi alla difficoltà di misurare e restituire quelle forme organiche che ne costituiscono l’essenza, se non ricorrendo a rappresentazioni esemplificative di ridotta capacità descrittiva. Le attuali tecnologie di digitalizzazione tridimensionale, proprie della geomatica, grazie alla elevata risoluzione di campionamento, consentono di dettagliare geometrie articolate senza rinunciare alla accuratezza metrica a condizione che si rispetti un rigore metodologico nel processo di acquisizione e trattamento dei dati. Il nuovo rilievo della Grotta degli Animali ha costituito una nuova e intrigante sfida sia per il superamento del problema della forma, considerata un ostacolo epistemologico prima della diffusione delle tecnologie digitali 3D, sia per la comprensione del funzionamento originario della rete dell’impianto idraulico di cui è stata ipotizzata la riattivazione dei giochi d’acqua.