Il progetto editoriale di Jerusalem - The Holy Sepulcre - Research and Investigations (2007-2011) edito nel 2019 a cura di Grazia Tucci è davvero esaustivo. Se steste per andare a Gerusalemme ad immergervi in uno dei monumenti più visitati del mondo, nel quartiere cristiano della città vecchia, luogo esemplare della storia del pellegrinaggio ed archetipo del turismo moderno, non lo portereste con voi solo perché la sua veste editoriale non è la brossura del tascabile, ma ha l’ingombro, la copertina rigida e l’alta definizione del compendio.
Si compone di tutte le parti che pertengono ad un catalogo di esposizione permanente in formato ridotto, incluse brillanti tavole sinottiche delle fonti patristiche e degli autori dell’età moderna, che avevano viaggiato alla tomba di Gesù Nazareno: un panorama del tempio, forse il più discusso della storia, attraverso lo studio impressionante delle stratificazioni architettoniche che si erano proposte di perpetuarlo ai posteri. Senza enfasi sulla purezza dell’architettura di una chiesa divenuta palazzo e fortificazione atta a salvaguardare il Sepolcro vuoto di Cristo (Luca, 24:6) e dall’antichità museo del centro di culto e spazio delle chiese, il ‘team’ di ricercatori dell’Università di Firenze, su invito delle maggiori Comunità religiose di Gerusalemme, si è impegnato dal 2006 al 2011 a trasferire su modelli digitali le più dettagliate analisi tecnologiche di materiali e tecniche strutturali, utili alla sua protezione e pronto intervento al verificarsi di eventi catastrofici, oltre che alla continuità dello stato di fatto della costruzione, dal quale avanzare ulteriormente gli studi.
Segnando il passo al contempo della ricerca tecnologica e del ‘Know how’ dei modelli architettonici, ha sviluppato nel metodo una guida e una topografia satellitare della chiesa. Illustra altrettanti percorsi integrati da sottoprogetti di un ‘tour’ virtuale in formato cartaceo e autentiche mappe museali con una tassonomia architettonica dei vari ambienti della cittadella sacra per lungo tempo impenetrabile se non ai suoi custodi, scoprendo la storia arcana dei suoi restauri. Un libro innovativo quindi sotto il profilo della fruizione di una stratigrafia epocale e non solo della precisione di un modello digitale e ricerca svolta in funzione della finalità di indicizzazione dai dati raccolti della vulnerabilità del tempio, rilevante e conforme ad una destinazione oltre che accademica del progetto.
Un libro Jerusalem. The Holy Sepulcre, che, in linea con l’‘open science’ sonda l’archeologia delle tecnologie, sapendo non far rimpiangere ai suoi lettori di non essere andati a Gerusalemme, ma certo nemmeno togliendo loro, qualsiasi sia, l’emozione di rivederla dalle sue pagine.
(Estratto dalla recensione in corso di pubblicazione su Archeomatica 3-2019)
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Jerusalem. The Holy Sepulchre
Research and Investigation (2007-2011)
edited by Grazia Tucci
Altralinea Edizioni s.r.l. - 2019
www.altralineaedizioni.it
ISBN 978-88-94869-78-1
Una preview è disponibile qui:
http://altralineaedizioni.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/11/anteprima-JERUSALEM.pdf