Duomo di Firenze: l'integrazione dei sistemi di sicurezza per la valorizzazione, tutela e innovazione

Duomo di Firenze: l'integrazione dei sistemi di sicurezza per la valorizzazione, tutela e innovazione

La messa in sicurezza del Duomo di Firenze è diventata una priorità assoluta per l’Opera di Santa Maria del Fiore, non solo per ragioni tecniche, ma come gesto di tutela culturale e di responsabilità verso un patrimonio unico al mondo.

Le esigenze che hanno guidato il progetto sono state molteplici: da un lato, la necessità di proteggere opere e strutture di inestimabile valore, dall’altro la gestione di un flusso costante e imponente di visitatori, che rende indispensabile un controllo accurato degli spazi e degli accessi. A questo si aggiungeva l’urgenza di garantire la massima sicurezza antincendio in ambienti antichi e delicati, come il sottotetto della Cupola, dove anche un piccolo evento potrebbe compromettere secoli di storia. Era infine fondamentale che tutto il sistema potesse essere gestito in modo semplice e centralizzato, offrendo al personale degli strumenti intuitivi e di facile manutenzione, senza alterare l’armonia visiva e spirituale del luogo.

Da queste esigenze è nato un progetto di integrazione avanzata dei sistemi di sicurezza, realizzato in collaborazione con KGS (Kidde Global Solutions), azienda leader nel settore. Il cuore del sistema risiede nella perfetta armonia tra tecnologia e tutela: le centrali della serie Advisor Advanced gestiscono una rete capillare di sensori che monitorano e proteggono ogni angolo del complesso, presiedendo al contempo il controllo degli accessi nelle aree riservate al solo personale autorizzato.

Un sofisticato sistema di videosorveglianza consente di registrare e visionare in tempo reale i movimenti dei visitatori, garantendo un equilibrio tra sicurezza e accoglienza. Sul fronte della prevenzione incendi, gli impianti di rivelazione fumi, realizzati con centrali Kiddle Commercial e sensori analogici, sono stati ulteriormente potenziati con la tecnologia ad aspirazione Modulaser, installata nel sottotetto della cattedrale. Tutto il sistema è coordinato dall’Advisor Management Software, una piattaforma di gestione che permette al personale di monitorare, controllare e mantenere agevolmente l’impianto grazie a un’interfaccia grafica chiara e intuitiva.

“Ciò che rende questo intervento davvero significativo è la sua natura”, ha dichiarato Matteo Gambarin Sales Director Aritech Italy part of KGS. “Non si tratta soltanto dell’adozione di singole tecnologie, ma di un sistema coerente e interconnesso che unisce diverse dimensioni: la sicurezza tecnica, la gestione operativa, la tutela del patrimonio e la valorizzazione culturale. Ogni componente dialoga con l’altra, creando una rete intelligente che rispetta la storia e, allo stesso tempo, guarda al futuro. Il personale, grazie a strumenti digitali evoluti, può gestire in modo unitario funzioni diverse – dalla videosorveglianza al controllo accessi, fino alla prevenzione incendi – in un equilibrio perfetto tra uomo e tecnologia. Lo sforzo che è stato fatto è di inserire la tecnologia con discrezione nel tessuto architettonico, divenendo parte integrante della sua continuità storica. In questo senso, la sicurezza si trasforma in una forma di valorizzazione, poiché garantisce che l’esperienza dei visitatori e la devozione dei fedeli possano svolgersi in piena serenità”.

Fonte: https://www.sicurezza.it/news/un-patrimonio-protetto--l-integrazione-dei-sistemi-di-sicurezza-.html

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