Sviluppare approcci integrati ai problemi di pianificazione e sviluppo urbano dei centri storici - Progetto SPIDEr

Sviluppare approcci integrati ai problemi di pianificazione e sviluppo urbano dei centri storici - Progetto SPIDEr
Crediti: Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali

Nove giovani borsisti siciliani, da poco più di un mese, sono coinvolti all’interno di SPIDEr - Strategies for Planning and Integrated DEvelopment of Urban Cultural Contexts, il progetto di alta formazione promosso dall’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibam Cnr) della sede di Catania. Il progetto SPIDEr, finanziato dalla regione Sicilia grazie al Programma operativo ‘Fondo sociale europeo” (Fse Sicilia 2020), risponde all’Avviso n. 11/2017 “Rafforzare l’occupabilità nel sistema della R&S e la nascita di Spin off di ricerca in Sicilia”.

Principale obiettivo di SPIDEr è la creazione, attraverso una specifica formazione, di un team di esperti capace di gestire, a diversi livelli e con un approccio multidisciplinare, contesti urbani a forte valenza storico-artistica attraverso l’utilizzo di metodologie innovative e tecnologie all’avanguardia, a vantaggio sia della ricerca nel settore dei beni culturali, sia di una migliore pianificazione e riqualificazione urbana, attraverso la predisposizione di strumenti utili per il decision support system. I borsisti stanno, infatti, seguendo un percorso di learning on the job, impegnati ad approfondire tematiche legate alle nuove strategie del Building Information Modelling (Bim) applicate al patrimonio culturale; al trasferimento tecnologico e alle strategie di impresa con
particolare riferimento alla possibilità di costituire uno spin-off/start- up capace di operare nel settore della gestione e valorizzazione del patrimonio culturale.

Il progetto prende come case study la città di Catania, un contesto straordinario e fortemente esemplare non solo per la continuità di vita che lo caratterizza, quanto per le peculiari forme d’interazione fra fattori antropici e naturali e per le strategie di ricostruzione, pianificazione urbana, tutela e valorizzazione messe in atto, nel corso degli ultimi secoli, dalle comunità locali che in tale organismo urbano hanno vissuto e agito.

«La scelta dei profili professionali è stata condotta con il preciso obiettivo di sviluppare un approccio integrato ai problemi di pianificazione e sviluppo urbano dei centri storici» - afferma Antonino Mazzaglia, ricercatore Ibam Cnr, coordinatore scientifico del team di borsisti.

«In tale ottica - continua Mazzaglia - il gruppo di lavoro si avvale di due professionisti con competenze in archeologia, maturate sia nello studio dei resti di cultura materiale, delle tecniche costruttive e della stratigrafia degli elevati, sia nella gestione e analisi informatizzata dei dati su piattaforma Gis.  Le competenze degli archeologi s’integrano con quelle di un ingegnere edile/architetto con esperienza in pianificazione urbana ed esperto nella modellazione Bim, di un urbanista, con competenze in pianificazione paesaggistica e ambientale, di un archivista e di due architetti, che metteranno le loro specifiche competenze a vantaggio dell’analisi storico-stilistica e archivistico-documentale del patrimonio edilizio. Completano il quadro dei professionisti, un economista, esperto in economia aziendale e un progettista, con esperienza nella progettazione regionale, nazionale ed europea».

«L’Ibam ha lavorato molto in questi anni nelle sue sedi di Catania, Lecce e Potenza e nelle due Unità di ricerca di Cosenza e Palermo per costruire uno spazio ideale dove poter aggregare menti brillanti capaci di districarsi tra scienze storiche, tecnologie, innovazione e imprese – dichiara Daniele Malfitana, direttore dell’Ibam Cnr».

«È questa la sfida che oggi la ricerca storico-archeologica deve affrontare per far fronte non solo al ruolo pubblico e alla funzione sociale che ad essa, con sempre maggiore forza, viene attribuita, ma anche per sviluppare competenze e ruoli capaci di generare e sfruttare nuove opportunità di crescita economica. E lungo questa linea, siamo pronti - conclude Malfitana - ad aprire le porte a nuove forze, illustrare il nostro modello operativo, le nostre strategie di crescita e di espansione per dare sempre più successo e concretezza alla nostra disciplina in Sicilia e nel Paese nel suo complesso».

Link alla pagina dedicata al progetto SPIDEr: http://archeologos.ibam.cnr.it/progetto-spider/

Fonte: Istituto per i Beni Archeologici Monumentali

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