
In che modo i musei sono destinati a cambiare? E quali sono le caratteristiche che rendono il Museo Virtuale un efficace strumento di comunicazione?
Attraverso le sue molteplici forme, il Museo Virtuale si qualifica sempre di più come il media preferenziale attraverso cui rendere disponibili le informazioni sul patrimonio culturale, poichè in grado di valorizzarne pienamente la complessità attraverso immagini e storie evocative, coinvolgenti e ricche di suggestione.
La Rete Transnazionale dei Musei Virtuali V-MUST.net (www.v-must.net), intervenuta a Teramo attraverso i suoi più importanti rappresentanti, propone soluzioni e best practices per la definizione del Museo Virtuale del futuro attraverso la condivisione delle esperienze degli istituti di ricerca, università e musei che ne fanno parte. La sperimentazione di metodologie per la ricerca e la comunicazione, e di nuove tecnologie in grado di facilitare sempre di più l’interazione tra le informazioni e il pubblico sono tra gli obiettivi di V-MUST.net, insieme all’attenzione per l’aggiornamento e la sostenibilità dei progetti in relazione alla loro conservazione nel tempo.

Il Museo Archeologico Francesco Savini, che partecipa a V-MUST.net come membro associato, ha illustrato ai partecipanti il progetto “Teramo, una città vestita di Virtuale”, che dal 2010 permette ai visitatori di leggere la storia antica della città direttamente nei luoghi più significativi grazie alle diverse applicazioni multimediali offline e online che costituiscono il sistema informativo.
Il progetto, realizzato dal comune di Teramo in collaborazione con CNR ITABC e con il contributo di Arcus s.p.a., rappresenta un punto di partenza fondamentale per la sperimentazione di nuove soluzioni e strategie di comunicazione, utili a rafforzare il legame tra il patrimonio culturale e la città e a completare l’immagine dei paesaggi antichi di cui i resti archeologici nel tessuto urbano sono oggi muti testimoni.
(Foto: Sofia Pescarin presenta V-Must.net)