Scoperta importante copia della Gioconda di Leonardo

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Non sono state sufficienti le tante notizie su Leonardo dell'ultimo anno: la ricerca della tomba della Gioconda, la mostra a Torino e quella a Londra con il Salvator Mundi, la scoperta di un nuovo disegno, la polemica sul restauro della Vergine delle Rocce o quella sul restauro del Sant'Anna, né l'accesa discussione sulle analisi diagnostiche eseguite nel Salone dei Cinquecento alla ricerca della Battaglia di Anghiari. Un'altra notizia di questi giorni riguarda l'opera artistica di Leonardo  da Vinci di cui dopo 450 anni scopriamo ancora qualche dettaglio.
Nelle cantine del Museo del Prado di Madrid i conservatori hanno trovato una copia della famosa Gioconda di Leonardo da Vinci dipinta da uno dei suoi allievi prediletti, molto probabilmente Andrea Salai o Francesco Melzi.
Gli esperti del museo hanno trascorso diversi mesi a studiare l'opera rimuovendo la vernice scura che ne ricopriva la superficie celandone così dettagli importanti e rivalutando il dipinto non come una banale copia ma come un'opera di importante valore.
I massimi esperti del Prado e del Louvre sottolineano l'eccezionalità della scoperta a tal punto che l'opera sarà trasferita al museo parigino per essere esposta a fianco della Monnalisa di Leonardo dal 29 marzo al 25 giugno, durante una mostra dedicata a lui dedicata in occasione della presentazione del restauro del Sant’Anna. 
La copia non è una delle tante presenti al mondo ma è un vero e proprio work in progress, un ritratto realizzato parallelamente all'originale. Anche le dimensioni della replica sono quasi le stesse. Le indagini scientifiche offriranno ulteriori informazioni sulla storia dell'opera.
Per molto tempo l'opera è stata conservata nei magazzini del Museo di Madrid ma la verifica del substrato ligneo in noce e non in quercia ha fatto nascere la curiosità degli studiosi. Interessante a livello conservativo è stato notare la differenza cromatica tra i due dipinti dovuto al fatto che la copia è stato conservata per secoli al buio, al contrario della Gioconda originale che è sempre stata esposta alla luce. A ciò si aggiunge l'utilizzo di vernici protettive applicate durante interventi del XVIII secolo e che sono state rimosse riscoprendo il paesaggio originario. La copia appare in uno stato conservativo migliore rispetto all'originale parigino e anche la ragazza raffigurata appare ringiovanita di circa 20 -25 anni.
I risultati dello studio sono stati presentati lo scorso 23 gennaio dal direttore del Museo del Prado Miguel Zugaza durante una conferenza svoltasi a Londra. Il direttore ha mostrato i risultati delle analisi scientifiche realizzate confrontando i risultati ottenuti con quelli degli studi realizzati nel 2004 sull'originale del Louvre e mostrando risultati sorprendenti in termini di somiglianza con l'originale. 
Resta ancora il mistero del perché Leonardo abbia permesso ad uno suo studente di farsi copiare il proprio lavoro.
La copia della Gioconda sarà presentata in pubblico a Madrid il 21 febbraio prossimo. 

(Fonte e credits: El Pais)

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