Mappatura in 3d, realtà virtuali e database culturale: sono i tre principali obiettivi del protocollo d’intesa che vede al centro il sito archeologico di Pompei e siglato lo scorso 29 giugno tra il sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio, il presidente e ceo di Topcon Positioning Systems Ray O’ Connor, Ivan di Federico responsabile Italia di Topcon e Carmine Gambardella, preside della Facoltà di Architettura della Sun e presidente di Benecon, il Centro di Competenza Regionale per i Beni Culturali.
Dopo il successo di iPompei, il sito archeologico si prepara a diventare un laboratorio dell’innovazione. L’accordo vede, infatti, l’inserimento di Pompei tra i “siti laboratorio” internazionali di Topcon Positioning Systems – le cui sedi sono distribuite in tutto il mondo, tra la Silicon Valley, l’Australia e Tokyo – dove si sviluppano soluzioni avanzate per la telematica, il rilievo avanzato dei beni culturali e tecnologie specifiche per la sicurezza del territorio.
“L’obiettivo del protocollo – spiega Ivan Di Federico – è creare la struttura giuridica per una serie di progetti che faremo con il comune di Napoli e Benecon. Il primo riguarda la creazione di sistemi di mappatura in 3D. Ricreeremo il sito in una forma virtuale di grande precisione, sovrapponendo immagini e scansioni laser in modo tale da misurare la distanza tra ogni punto laser e rendere fruibile Pompei in 3D”. Secondo obiettivo è “creare realtà di tecnologia aumentata cosicché i visitatori potranno vedere se stessi nell’ambiente di una volta, come se fossero cittadini romani: vivranno emozioni senza precedenti”. Infine, continua Di Federico “realizzeremo con l’Università un database culturale, dove far confluire tutte le informazioni di carattere, storico, naturalistico, chimico”. Si parte subito, assicura il responsabile Italia di Topcon: i tempi sono strettissimi e “nel giro di pochi giorni già vedremo i risultati”. Per realizzare tutto questo a Pompei verrà predisposta una presenza specifica della Tocpon, che promuoverà progetti di ricerca sviluppati da risorse qualificate presenti sul territorio, affiancati da un flusso costante di collaborazioni e di scambi con i ricercatori del gruppo, provenienti dalle sedi Usa, Europa e Giappone. “Tutta la tecnologia che verrà usata a Pompei – spiega Ray O’ Connor, presidente e ceo di Topcon – viene dai nostri centri di ricerca in California. La Topcon fattura un miliardo e mezzo di dollari, ha 4mila impiegati, in Italia 200-250 persone in 5 diverse società. Pompei è il primo sito scelto da noi per realizzare questo progetto. Perché Pompei? Perché si tratta di uno dei siti archeologici più famosi e importanti al mondo, dove poter usare le tecnologie più avanzate per aumentare l’esperienza di chi lo visita e renderla indimenticabile, ma anche accrescere il valore per tutta la cittadinanza che avrà un importante impatto per il fatto che si tratta del primo sito al mondo ad avere queste tecnologie”. E all’irlandese Ray O’Connor, che il sindaco di Pompei intende proporre per il conferimento della cittadinanza onoraria, sarà dedicata una simbolica pizza “gemellata”: i sapori della cucina d’Irlanda incarnati nei prodotti d’eccellenza della regione.
(Fonte: www.denaro.it)