Il laboratorio di Diagnostica CHSOS (Cultural Heritage Science Open Source) ha appena lanciato la versione 3.0 del Pigments Checker, una collezione di 58 pigmenti antichi e moderni tra i più importanti per l‘arte ed il restauro.
I pigmenti sono scelti con cura e la loro composizione chimica è certificata da analisi con spettroscopia di Riflettanza, XRF e Raman che sono liberamente fruibili sulla pagina web del Pigments Checker.
I pigmenti sono stesi a pennello su un cartoncino di cellulosa e cotone privo di lignina, acidi e agenti sbiancanti fluorescenti. Il cartoncino è stampato con una quadrettatura di 0.2 mm su cui il colore viene steso, permettendo di valutare la trasparenza del pigmento nell’imaging infrarosso. Il Pigments Checker viene fornito insieme alla targhetta sviluppata da CHSOS per la calibrazione dell’imaging multispettrale fra 400 e 1000 nm.
Questo strumento permette di imparare ad identificare i pigmenti con tecniche spettroscopiche non invasive e con l’imaging multispettrale e viene utilizzato da restauratori, scienziati della conservazione, fotografi per oggetti d’arte, archeologi e studenti di corsi di laurea in chimica e tecnologie per i Beni Culturali.
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Fonte: CHSOS