Una piattaforma geografica per raccogliere e divulgare gli articoli di Antonio Cederna

Una piattaforma geografica per raccogliere e divulgare gli articoli di Antonio Cederna

In questi mesi sta avendo molto risalto, grazie alla promozione da parte di Italia Nostra, la Piattaforma che archivia e rende disponibili gli articoli scritti dal giornalista Antonio Cederna.

Nato a Milano nel 1921, scomparso nel 1996, è stato un giornalista, ambientalista, politico e intellettuale italiano. Si laurea in Archeologia classica all'Università di Pavia nel 1947 con una tesi sulla scultura tardo-romana. Abbandona quasi subito però l'archeologia per dedicarsi con passione e impegno a campagne di stampa volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi inerenti alla salvaguardia del territorio, del patrimonio naturale e culturale italiano.

Tutti i suoi articoli, scritti per molteplici testate dal 1949 al 1996 vengono conservati dalla Soprintendenza Archeologica dal 2008 nell’Archivio Antonio Cederna, ospitato nella suggestiva villa di Capo di Bove a Roma, situata nell’omonimo sito archeologico nel cuore dell’Appia Antica. L’Archivio ha voluto rendere disponibili attraverso un approccio geografico gli oltre 2000 articoli, utilizzando una piattaforma online implementata da gisAction (TeamDev) (https://gisaction.org/ ) con il supporto di Regesta.exe attraverso la customizzazione del template ESRI “Storymap Journal”. La Storymap è una Web Application che rappresenta un efficace strumento di storytelling online, che permette di coniugare testi, mappe geografiche ed altri contenuti multimediali, come immagini, video ed audio.

La piattaforma “I paesaggi di Antonio Cederna” (http://paesaggi.archiviocederna.it/), nata a vent’anni dalla morte di Cederna, documenta le principali tappe dell’impegno del giornalista, che con la sua penna ha denunciato sistematicamente attività di rovina dei beni culturali e del territorio italiani, si è battuto per la difesa dei centri storici italiani dagli sventramenti e dalla speculazione edilizia selvaggia e per la tutela dei parchi nazionali e delle coste.

La storymap rappresenta uno strumento innovativo che raccoglie anche materiali inediti, tappe di vita personali e formazione, grazie alla cura del figlio Giulio. Il template è stato implementato con diverse piccole applicazioni per la consultazione degli articoli: mappe divise per tematica catalogano e rendono disponibili gli articoli georiferiti su ambiente, urbanistica e beni culturali. Questo permette di valorizzare ulteriormente l’opera di digitalizzazione e di costante cura dell’Archivio, attraverso una lettura geografica delle aree da tutelare del nostro paese.

Diverse le modalità per esplorare le mappe e prendere visione degli articoli, che sono divisi per sezioni: Città: tutela dei centri storici e pianificazione; Territori e paesaggi; Strade, dissesto idrogeologico e impianti inquinanti; Parchi e aree naturali; Beni culturali. Ciascuna mappa permette di visualizzare articoli georiferiti in base al luogo narrato; le icone individuano i singoli articoli per tipologia, permettendo di accedervi direttamente attraverso il pop-up. Oltre 250 articoli interamente dedicati alla tutela dei centri storici e alla pianificazione della città moderna: inchieste su Milano, Venezia e sui centri storici del Nord (Genova, Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia, Varese), del Centro (Orvieto, Urbino, Firenze, Fiesole, Forlì, Ascoli Piceno, Pescara) e delle grandi città del Mezzogiorno (Agrigento, Napoli, Palermo, Taranto). Oltre 300 articoli sono dedicati alla salvaguardia di litorali, fiumi, boschi, di cui quasi la metà dedicati alla difesa delle coste dalla speculazione. Ampio spazio agli articoli sulla difesa del suolo in cui Cederna denunciava, ad esempio, la costruzione di nuove strade e autostrade in aree di pregio paesaggistico-ambientale, o il dissesto idrogeologico (frane, alluvioni) provocato o alimentato dall’incuria dell’uomo: dalla frana di Agrigento a metà degli anni Sessanta, a quella di Belvedere Spinello in Calabria, dagli smottamenti della Val di Stava a quelli in Valtellina. 16 gli articoli dedicati agli impianti industriali altamente nocivi e inquinanti. Diversi gli articoli dedicati alla difesa delle aree naturali protette o da proteggere, un patrimonio in condizioni di abbandono, poco e male tutelato, affidato a usi impropri, lasciato senza finanziamenti. Un’altra mappa dà accesso a un centinaio di articoli intitolati alla difesa del patrimonio artistico. Oltre 1000 gli articoli solo su Roma e provincia, che ripercorrono tutta la topografia romana o quasi: almeno 22 strade principali (dalla Via Appia – 100 gli articoli dedicati alla regina viarum - a Via Giulia, dal Mandrione alla Palmiro Togliatti, alla Magliana), 16 piazze, 11 palazzi (ben 13 gli articoli su Palazzo Barberini), 13 chiese, 28 ville storiche (17 gli articoli solo su Villa Blanc e 16 su Villa Pamphili), 19 aree archeologiche principali (fori, mercati, anfiteatri, colonne, archi, domus, catacombe), 9 musei, e numerosi articoli dedicati a porte, forti, clivi, monti, monumenti, casali, valli, fiumi e parchi.

 


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Tutto georiferito e consultabile direttamente da mappa. Nella piattaforma sono disponibili anche “heat map”, mappe che mostrano la frequenza degli articoli per località, un modo per capire in modo immediato su quali aree si è concentrato l’impegno di Cederna ed osservare quali sono le aree Italiane dove maggiormente gravano problemi, per ciascuna tematica. Un’ultima mappa riassuntiva invece permette di avviare una sequenza temporale per osservare la scansione cronologica degli articoli dal 1949 al 1996.

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Nella Storymap è consultabile un’altra piccola applicazione realizzata per georiferire immagini d’epoca relative all’infanzia di Antonio Cederna e descrivere alcuni momenti dei suoi primi anni di vita.

La piattaforma “I paesaggi di Antonio Cederna” rappresenta un modo nuovo per prendere visione della vastità dell’impegno di Cederna e per osservare da vicino le violente trasformazioni che hanno sconvolto, e reso spesso irriconoscibili, geografie e paesaggi dagli anni del dopoguerra ai giorni nostri. La geolocalizzazione e l’importanza strategica delle mappe e della rappresentazione geografica si avvicinano molto all’idea che attraversava già il pensiero di Antonio Cederna “Non si può conservare e difendere ciò che non si conosce: è questa ignoranza che favorisce la degradazione che ogni giorno lamentiamo del patrimonio storico, artistico e ambientale”, scrive nel 1976 sul Corriere della Sera. Come lui stesso diceva, mappe, carte, rilievi, piani regolatori, eccetera, sono strumenti indispensabili per conoscere e inventariare risorse e beni comuni, prevedere i rischi, pianificare i territori.

La Storymap, per la sua disponibilità online, offre anche il vantaggio di poter divulgare e mantenere memoria, presso un ampio pubblico, del lavoro e delle criticità denunciate, molte delle quali ancora di grande attualità.

Si ringrazia Giulio Cederna per il supporto al testo.

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