Un’importante tematica che il Salone è intenzionato ad approfondire nella prossima XXII edizione (6-9 maggio, FerraraFiere) sono le nuove forme di specializzazione tecnologica a servizio dei beni culturali, ovvero l’uso della diagnostica e delle tecnologia avanzata per la conservazione, tutela e fruizione del patrimonio culturale con particolare riferimento ai prodotti più sofisticati e le procedure necessarie per rendere sostenibile la gestione degli edifici storici e dei musei.
D’obbligo quindi la riflessione sulla nascita di un sistema museale nazionale, sulle nuove forme di organizzazione e gestione dei musei compresi i servizi aggiuntivi, fino agli standard di controllo e valutazione in coerenza con gli standard stabiliti dall’International Council of Museum (ICOM) che a Restauro 2015 presenterà, in collaborazione con ANMLI, una preview della conferenza internazionale “Museum and Cultural Landscapes”, l’appuntamento mondiale sulla museologia che si terrà nel 2016 a Milano e che offrirà la possibilità all’Italia di confrontarsi con istituti internazionali sui possibili modelli di gestione. Approfondiremo il concetto di “museo diffuso”: gli enti culturali e le relazioni con il territorio tra marketing culturale, industrie creative e promozione territoriale a fronte delle riforme istituzionali e dei cambiamenti di assetto organizzativo decretati dal Ministero; l’intento è di rendere una prospettiva delle modalità in cui musei e istituzioni culturali lavorano per connettersi alla riforma.
Realizzeremo per il visitatore un’ ipotesi di SMART MUSEUM, ovvero una proposta di spazio espositivo allestito attraverso l’uso di applicazioni tecnologiche che ne facilitino il percorso museale e la didattica, con presentazione di casi studio nazionali e internazionali e problematiche annesse ad accessibilità, fruizione e promozione di un luogo che possa essere testimonianza di qualità di un patrimonio culturale raccolto e intelligentemente conservato ma anche innesco di interrelazioni spaziali. Saranno coinvolte realtà museali internazionali che porteranno la loro esperienza, come per esempio le Staatliche Kunstsammlungen di Dresda, start-up ed aziende che operano nel campo dello sviluppo di percorsi museali e turistici. Continuerà l’ormai consolidata collaborazione scientifica tra il Salone e l’Università di Ferrara, Dipartimento di Architettura e il TekneHub, laboratorio del Tecnopolo di Ferrara, che rende evidente l’importanza svolta dalla ricerca universitaria nel campo dei beni culturali. Il restauro del bene culturale rappresenta infatti una fonte di innovazione industriale poichè la diagnostica e le tecnologie frutto della ricerca attirano sempre più investimenti e industrie nate attorno alla protezione e promozione del patrimonio culturale, fino ad essere testati e poi trasferiti anche in contesti diversi.
Se ne discuterà anche e soprattutto in riferimento al programma di fondi di finanziamento UE per la ricerca e l’innovazione HORIZON 2020 in cui il patrimonio culturale è tema trasversale. In particolare, la Commissione europea ha scelto di privilegiare, da un lato, la costruzione di un'autentica identità europea, fondata su alcuni degli episodi storici principali del secolo scorso, e, dall'altro lato, gli studi sulle più avanzate tecnologie per la tutela dei beni culturali, con l'intento di massimizzare il valore socio – economico del patrimonio tangibile e delle collezioni di biblioteche, musei, gallerie, archivi e altre istituzioni pubbliche.
Per informazioni www.salonedelrestauro.com
Fonte: Salone del Restauro