Dal 6 all’8 aprile a Ferrara aprirà la XXIII edizione di Restauro, da quest'anno Salone dell’Economia, della Conservazione, delle Tecnologie e della Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali.
Il Salone 2016 sarà inaugurato dal Ministro Franceschini e si presenta ricco di numerose novità. L'evento, infatti, è coinvolto all’interno di un programma di grandi riforme e cambiamenti in seno alle nuove politiche ministeriali in ambito di gestione del patrimonio culturale.
Una nuova veste che è stata cucita insieme al MiBACT - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, partner storico della manifestazione, che ha individuato nel Salone la giusta cornice per rappresentare il Sistema Museale Italiano in tutta la sua interezza e complessità. In concomitanza e all’interno di Restauro prenderà, infatti, vita MUSEI, un’occasione per 5000 musei italiani, forti quest’anno di un aumento della media dei visitatori del 6%, di incontrare una platea di espositori, che rappresentano gli interlocutori di tutte le realtà museali, pubbliche e private, con cui intrecciare un dialogo collaborazioni. Sono aziende provenienti da settori quali illuminotecnica, climatologia, software e altre tecnologie, accoglienza, guardiania, ristorazione, bookshop e merchandising, allestimenti, trasporto opere d’arte, archiviazione e catalogazione, che vanno ad aggiungersi al restauro architettonico, perno della manifestazione, e che si affiancheranno ai consueti espositori andando a comporre un panorama ancora più ricco e qualitativamente elevato.
Una delle novità più importanti è l’ingresso gratuito alla manifestazione, questo nell’ottica di favorire una maggior possibilità di fruizione libera della cultura, permettendo a un pubblico sempre più numeroso e diversificato di avvicinarsi al nostro Patrimonio Culturale.
In questa direzione, inoltre, procede la scelta di concentrare il ricco ventaglio di appuntamenti e proposte, 150 tra convegni, presentazioni e mostre, in tre giornate che permettano ai visitatori di sfruttare a pieno il tempo che dedicheranno all’esperienza del Salone 2016.
Ulteriore conferma del fatto che questa edizione ha recepito e fatto proprie le nuove direttive ministeriali e il rinnovato spirito che contraddistingue l’attuale gestione del Patrimonio Italiano, caratterizzato da maggiori investimenti, è l’ampio interesse riservato a temi quali il rilancio del Turismo Culturale nel nostro Paese e una serie di facilitazioni (ARTBONUS), che diano un ulteriore innesco al prezioso settore dell’Economia Culturale.
Insieme al Ministero, la XXIII edizione può vantare anche la presenza di grandi istituzioni, quali la Regione Emilia-Romagna, che presenterà il punto di attuazione del programma di restauro in rapporto al sisma del 2012 e il ritorno di storici partner tra gli Enti Istituzionali vicini al settore Culturale come l’IBC - Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
Ecco alcune anticipazioni sull'edizione 2016 del Salone.
Lo SMA - Sistema Museale dell' Ateneo di Bologna al Salone
Il Sistema Museale dell'Ateneo di Bologna è uno dei più antichi e prestigiosi del Paese. Possiede 14 Collezioni, alcune delle quali costituite nel XVI secolo (tra gli altri Museo di Palazzo Poggi che raccoglie le più antiche collezioni scientifiche: i reperti naturalistici originali del Teatro di natura di Ulisse Aldrovandi (XVI sec.), i laboratori e la strumentazione dell’Istituto delle Scienze di Bologna, fondato da Luigi Ferdinando Marsili, e che proprio a Palazzo Poggi fu attivo nel corso del 1700. Insieme alla collezione di cere anatomiche, alla suppellettile e ai modelli in argilla della scuola ostetrica, il Museo conserva carte geografiche antiche, dieci modelli originali di navi, nonché modelli di piazzeforti e di artiglieria dei secoli XVI-XIX; Museo della Specola ospitato nella settecentesca torre per ospitare la Specola astronomica; Museo di Zoologia - uno dei più importanti d'Italia - e tanti altri).
La presenza dello SMA al Salone s’inserisce in un piano di rilancio generale a livello europeo dell’immenso patrimonio detenuto dalle grandi Università italiane, che oggi viene non solo censito dal Ministero dell'Università ma, per la prima volta, anche fortemente promosso grazie a un protocollo siglato di recente fra Mibact e Associazione nazione dei musei scientifici. Grazie a questo protocollo si delinea la "terza missione” che, dopo didattica e ricerca, l'Università italiana deve perseguire all'interno di una riconfigurazione del proprio ruolo sociale a livello europeo. Per "terza missione" s’intendono tutte le attività che l'Università sviluppa al di fuori delle proprie funzioni caratteristiche: brevetti, start up e anche, appunto, musei, dal momento che le grandi Università italiane detengono tesori dell'arte, della natura e della scienza, anche molto antichi, che, conservati presso gli istituti e i dipartimenti, hanno originato collezioni preziose, tramandate attraverso i secoli.
Il Convegno TekneHub
Come di consueto il Salone del Restauro ospiterà anche un importante convegno a cura di Teknehub, che sarà diviso in due sessioni tematiche.
La prima, intitolata “Progetti didattici nei musei, nei siti di interesse archeologico, storico e culturale o nelle istituzioni culturali e scientifiche”, tratta la collaborazione tra Istituti scolastici e Università nella diffusione della cultura scientifica e nella formazione delle nuove generazioni grazie al programma del MIUR.
La seconda sessione tematica è intitolata “Musei all’aperto diffusi nel territori e problematiche di conservazione: impatto climatico e problematiche di conservazione dei Siti Unesco” e ospiterà anch’essa tanti interventi e relatori.
Sempre a cura di TekneHub, nella figura di Francesca Cappelletti, anche il Workshop/seminario intitolato "2016: La strategia digitale dei musei", nel quale verranno presentate realtà molto diverse nel campo della fruibilità digitale e della promozione culturale dei musei sulla rete e si approfondiranno le esperienze più riuscite in questo campo, i progetti, ma anche i problemi e i ritardi, possibilmente facendo incontrare i direttori dei musei con i progetti e le ditte che potenzialmente offrano soluzioni per una esperienza interattiva e immersiva all'interno del museo, proponendo modalità per movimentare e rendere più attraente la comunicazione online.
La Fondazione Plart, leader nel restauro di oggetti di design in plastica e altri materiali sintetici
Ospite per la prima volta, al Salone sarà presente anche la Fondazione Plart di Napoli, museo che conta oltre 2.000 pezzi tra opere d'arte e oggetti di design storico e contemporaneo e, inoltre, leader nel restauro di oggetti di design in plastica e altri materiali sintetici, che a Ferrara si mostrerà al mondo per la prima volta, offrendo al grande pubblico una panoramica a 360° di quelle che sono le sue finalità e attività.
Centro di eccellenza in cui convergono le più diverse forme di creatività, con particolare attenzione alla scena nazionale e internazionale del design, la Fondazione Plart pone al centro delle sue attività la ricerca applicata alla conservazione e al restauro dei materiali sintetici e in particolare della plastica, utilizzando l’ampio patrimonio del museo come territorio d’indagine e per la formazione di restauratori e conservatori specializzati proprio nel restauro di tali materiali.
Conservare, studiare e promuovere un patrimonio culturale di oggetti d'uso quotidiano che raccontano la nostra modernità è dunque quello che il Plart fa, coinvolgendo in questo ambizioso progetto architetti, designer, restauratori e conservatori, storici dell'arte, giornalisti e chimici.
Le giornate ferraresi saranno occasione per presentare una selezione di oggetti di design della collezione permanente del suo Museo e di illustrare i risultati raggiunti dal laboratorio di restauro di recente costituzione, portando avanti la riflessione sul tema della conservazione del design, giovane disciplina nata a seguito delle problematiche riscontrate nelle nascenti collezioni museali dedicate al design in Europa e in Italia. Accanto, dunque, ai grandi restauri di opere classiche, ci sarà anche la contemporaneità rappresentata da oggetti in materiali che esprimono il nostro vivere moderno e che ci accompagnano nella quotidianità e per i quali è oggi importante iniziare a riflettere sulla loro conservazione.
Una dedica cinematografica al mondo dell’affresco
Durante il Salone verrà presentato in anteprima nazionale Patrizia Gioia - L’antica arte del Buon Fresco, un documentario sulla tecnica dell’affresco in ambientazione medievale che indirettamente fornisce elementi didattici in materia.
Il video, che è in realtà un vero e proprio prodotto cinematografico, realizzato dall’autrice insieme al regista Lorenzo Vella, attraverso le immagini della realizzazione di un affresco su un muro di pietra illustra le fasi dell’intera lavorazione ambientata nella seconda metà del secolo XIV e poi attraverso le immagini di un laboratorio d’affresco dei nostri giorni, mostrano in modo inconsueto e coinvolgente la tecnica del buon fresco per divulgare questa antica forma pittorica ormai insegnata e praticata da pochi catapultano lo spettatore in un’atmosfera antica, affascinante ed immersiva.
Grandi Restauri rappresentati dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze
Tra le colonne portanti del Salone non mancheranno ovviamente le sempre affascinanti testimonianze di restauri eccellenti, fiore all’occhiello delle attività di conservazione nostrane, eseguiti su importanti tesori del patrimonio italiano, di grande interesse non solo per gli addetti e i professionisti del settore, ma anche per il grande pubblico.
Tra i protagonisti alcuni grandi nomi come l’Opificio delle Pietre Dure, che presenterà i principali restauri completati nel 2015, come il restauro della Porta nord del Battistero di Firenze, opera di Lorenzo Ghiberti, collocata adesso nel nuovo Museo dell'Opera di Firenze e sostituita con una copia; il Crocifisso di Antonio del Pollaiolo della Basilica di San Lorenzo, il restauro della tavola con la "Deposizione e Resurrezione di Cristo" per la chiesa di San Carlo dei Lombardi a Firenze; il restauro di alcuni capolavori del patrimonio delle oreficerie diocesane del Lazio; il restauro delle piante in cera del Museo di Storia Naturale di Firenze; per il settore delle pitture murali il restauro dell'affresco raffigurante Sant'Agostino della chiesa di Ognissanti a Firenze, opera di Sandro Botticelli, per nominarne solo alcuni.
Inoltre, saranno presenti anche testimonianze di restauri eccellenti a livello internazionale, come quello della Nave di Tito promosso dal Ministero Croato, e il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, illustre realtà museale tra le più attente e all’avanguardia nel campo della conservazione e valorizzazione della propria prestigiosa collezione permanente.
Programma presto online su www.salonedelrestauro.com